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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico, gesso, sabbia e foglia oro su tela. Dimensione: 3 tele da 70x100cm - ingombro totale largh. 2,20mt Anno: NDDescrizione: "Ocean Vibes" è un trittico che ci invita a sorvolare il mare da un punto di vista inedito, come se stessimo planando dall’alto, sospesi tra cielo e acqua. Due correnti si incontrano: una più profonda, blu e misteriosa; l’altra chiara, turchese, ricca di sfumature e luce. Nel mezzo, la schiuma bianca racconta il movimento, l’incontro, la trasformazione. La spiaggia prende vita grazie a una tecnica mista di gesso, sabbia vera e acrilico, donando texture e materia all'opera. Il bordo dorato, realizzato con foglia oro, rappresenta il momento magico in cui l’acqua sfiora la riva e la luce del sole crea riflessi preziosi. Ma "Ocean Vibes" è anche una metafora interiore. Le due correnti simboleggiano le diverse parti di noi: la profondità emotiva e la leggerezza del pensiero, il buio dell’inconscio e la chiarezza della consapevolezza. Il punto in cui si incontrano - tra schiuma e riflessi dorati - è il luogo in cui nasce la vera trasformazione: quel momento fragile e potente in cui accettiamo il cambiamento, ci lasciamo attraversare, ci riconciliamo con ciò che siamo. Un’opera che celebra il mare, la sua energia, e allo stesso tempo ci invita a riflettere su noi stessi, sulla bellezza dell’incontro, sull’armonia possibile tra le nostre profondità.
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Isabella Pelosi Tecnica: Acrilico su tela materico Anno: 2024 Dimensione: 80cm x 120cm Descrizione: Strati di colore si scontrano e si sovrappongono creando energia. Il rosso irrompe, il nero contiene, il bianco sospende. Al centro, una luce rarefatta, sembra respirare. E' una tela che parla di forza, trasformazione, e di qualcosa che sta per emergere.
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Plagio Tecnica: Tecnica mista Anno: 2025 Dimensione: 100 x 100 cm
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Serena Nicosia Tecnica: Pittura ad olio + tecnica mista Anno: 2024 Dimensioni: 150cm x 100cm Descrizione: Questo quadro simboleggia un uomo aggrappato alle proprie convinzioni. Un uomo che di fatto si ancora a sè stesso senza rendersi conto di essere vuoto e frammentato… Schiacciato dal proprio essere
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Antonio Pignatelli Tecnica: squeezer acrilici su tela Anno: 2021 Dimensioni: 180 x cm 180 Descrizione: opera che indaga sui rapporti tra le persone, il contatto fisico, il concetto di pornografia dinamico nel tempo, cio' che oggi e' o non e' osceno.La bellezza artefatta di instagram e del nostro tempo.Il rapporto col corpo, nostro ed altrui. Corpi gonfi e lucidi come palloncini gonfiati.
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Sobre508 Tecnica: vernice spray su tela Anno: 2025 Dimensioni: 160cm x 110cm Descrizione: L'artista ha eseguito un ritratto femminile che esprime uno stato d'animo di ansia, l'artista in questo periodo sta facendo uno studio sull'emozioni umane per studio accademico presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, (MI).
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Davide Agnelli Tecnica: Illustrazione digitale Anno: 2025 Dimensione: 100cm x150cm Descrizione: L’opera riprende un tema caro alla pittura, ossia quello dell’incontro amoroso tra Danae e Zeus. La bella giovane è stata imprigionata dal padre che vuole impedirla di restare incinta, poiché una profezia gli ha detto che dal grembo di lei verrà al mondo l’uomo che lo ucciderà. Zeus assume quindi la forma di una pioggia d’oro per poter consumare un rapporto con la fanciulla, la quale darà poi effettivamente alla luce l’eroico Perseo. La raffigurazione di tale insolita passione ha attraversato la storia dell’arte. Molti artisti hanno immaginato la pioggia d’oro come una pioggia di pepite, polvere o addirittura monete costituite dal prezioso metallo, tanto che in epoca rinascimentale questo mito era spesso ripreso come metafora della prostituzione. Altri ne hanno dato un interpretazione più dolce o erotica come nel caso di Klimt, dove la pioggia d’oro diventa impulso vitale, piacere sensuale che invade la donna, che vi si abbandona in tutta la sua femminilità. Rimanendo su una chiave di lettura prettamente erotica, io mi sono immaginato la pioggia d’oro proprio come un liquido giallo. Mi è venuto spontaneo fare dunque il collegamento con l’urina e con la pratica sessuale che la vede protagonista, denominata pissing in inglese o, per l’appunto, pioggia dorata. Nella mia versione Danae è sdraiata su una superficie violacea non ben definita, decorata con una serie di cerchi e ovali di varie dimensioni, mentre lo sfondo rosso scuro è costellato di rettangoli e quadrati. Tali motivi geometrici sono un omaggio proprio alla pittura di Klimt, per cui il cerchio ed il rettangolo rappresentavano rispettivamente l’energia femminile e quella maschile. La donna è sdraiata, nuda, in una posizione rilassata, con le mani che giocano coi suoi folti capelli ricci. Sul volto ha un’espressione serena, di abbandono al suo corpo e alle sensazioni provocate dal getto dorato che le bagna il corpo.
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Davide Agnelli Tecnica: Illustrazione digitale Anno: 2019 Dimensione: 170cmx110,4cm Descrizione: L'immagine ruota attorno ad un gioco di parole fatto traducendo letteralmente le parole inglesi cock (gallo) e pussy (gattino/a), termini utilizzati per descrivere rispettivamente il pene e la vagina, soprattutto nell'ambito della pornografia. Uno dei cliché di tale mondo vede uno o più uomini dalla pelle nera interagire sessualmente con una ragazza dalla pelle bianca, dinamica che costituisce un vero e proprio genere, denominato BBC, acronimo di Big Black Cocks, che -tradotto letteralmente- significa appunto grandi galli neri. Abbiamo così ottenuto il titolo dell’opera, dove la componente sessualmente esplicita, caratteristica del cinema porno, è convertita in un qualcosa di totalmente estraneo. Un mondo innocente e cartoonesco dove al centro vediamo una micetta bianca che richiama al noto personaggio di Hello Kitty, mentre sullo sfondo le teste di due grandi galli la osservano, sogghignando maliziosamente. L'atmosfera è misteriosa e vagamente onirica, non vi è alcun riferimento evidente a ciò che l’immagine rappresenti realmente. L’unica chiave di lettura è data dal titolo ed all’osservatore spetta il compito di effettuare il collegamento.
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Alice Biondin Tecnica : Foto|Oggetti trovati Dimensione: 30x120 cm Anno: 2025 Descrizione: Installazione composta da tre elementi distinti: uno stendardo di famiglia, un portaspilli e aghi nella cui cruna sono infilati dei capelli, una coda di capelli. (Attualmente non dispongo della fotografia dell'installazione completa.)
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Jorgelina Alessandrelli Tecnica : Capelli di bambole annodate a mano tulle bianco, cerchi di legno Dimensione: 100 x 50 x 10 cm Anno: 2020 Descrizione: Lacci e nodi sono un simbolo da porsi in rapporto al gesto dello sciogliere e del legare. Alla nascita, la separazione dalla madre avviene con un nodo del cordone ombelicale. Cosi, la vita incomincia con un nodo, fatto dall’ostetrica all’ombelico. Il nodo è costrizione, attorcigliamento ; il simbolo del nodo rappresenta un’idea archetipica ed ancestrale radicata in profondità nell’universo umano ed in particolare, in molti dei nostri processi mentali. “Nodi” rappresenta una metafora sui nodi emozionali generati a causa della difficoltà che subiamo come donne nel digerire certi modelli estetici imposti dalla cultura, dove colore, forma e misura non solo sono caratteristiche che applicano per valorizzare o svalorizzare oggetti o merce. L'autostima basata sull'aspetto fisico e sull'approvazione sociale crea nodi e mutila l'anima. Ho creato per questa istallazione nodi realizzati con capelli di bambole, avvolti in tulle dentro cerchi di legno. Sono i simboli dei nostri nodi, quelli che carichiamo silenziosi e inconsapevolmente per una vita nelle nostre anime, sono quei nodi che continuamente dobbiamo snodare, sciogliere, sfidare e liberare per recuperare la nostra autostima, che non è altro che l’amore per noi stesse.
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Jorgelina Alessandrelli Tecnica : Capelli di fibra sintetica cuciti e annodati a mano su tela in teca di plexiglas Dimensione: 100 x 50 x 10 cm Anno: 2020 Descrizione: “VOLEVO ESSERE PIÙ BELLA II” riflette sugli elementi culturali che condizionano l'autostima femminile e l’amore per noi stesse. In una società in cui la donna in relazione al suo aspetto fisico è trattata come un oggetto, etichettata sotto archetipi socialmente accettati o non accettati, dove solo il "vivere dello sguardo" sembra autorizzare una reale esistenza, "noi siamo" quando l'altro ci guarda, ci ammira e ci certifica condizionando con violenza la nostra autostima. Per esacerbare simbolicamente questa aggressività nei confronti dell'imposizione di certi aspetti estetici "sopravvalutati" dalla nostra società di consumo, ho voluto utilizzare frammenti di capelli artificiali in colori fluo per creare una sorta di rilievo-cascata di acconciature un po' esagerate.
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Jorgelina Alessandrelli Tecnica : Carta|Oggetti trovati Dimensione: 100 x 50 x 10 cm Anno: 2020 Descrizione: YO QUERIA ESTAR MAS BONITA” riflette sugli elementi culturali che condizionano l'autostima femminile e l’amore per noi stesse. In una società in cui la donna in relazione al suo aspetto fisico è trattata come un oggetto, etichettata sotto archetipi socialmente accettati o non accettati, dove solo il "vivere dello sguardo" sembra autorizzare una reale esistenza, "noi siamo" quando l'altro ci guarda, ci ammira e ci certifica condizionando con violenza la nostra autostima. Per esacerbare simbolicamente questa aggressività nei confronti dell'imposizione di certi aspetti estetici "sopravvalutati" dalla nostra società di consumo, ho voluto utilizzare frammenti di capelli artificiali in colori fluo per creare una sorta di rilievo-cascata di acconciature un po' esagerate.
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Marco Savio - savART Tecnica: Pittura ad acrilico su legno naturale Anno: 2024 Dimensione: 48 x48 cm Descrizione: L’amore è la vera energia che guida il mondo da sempre. L’amore, però, è delicato come un palloncino. Va protetto da due ali d’angelo e guidato verso l’infinito generando un fulmine simbolo di energia. La scritta LOV3 utilizza l’ALGOSPEAK il linguaggio dei social per aggirare gli algoritmi che censurano i post.