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Sauar Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensione: 42 x 29,7 cm Descrizione: Serie realizzata sui fiori in varie stagioni.
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Sauar Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensione: 29,7 x 42 cm Descrizione: Mare in tormenta.
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Sauar Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensione: 50 x 40 cm Descrizione: Il mare che nessuno vuole.
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ZoccoluTecnica: FotografiaAnno: 2025Dimensione: //Descrizione: Tratta dal progetto di street photography "Abbonamento Musei", in questo scatto una bambina disegna sul vetro le iniziali del suo nome.
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ZoccoluTecnica: FotografiaAnno: 2025Dimensione: //Descrizione: "Abbonamento Musei" in questo scatto la porta sembra diventare un specchio in cui compare il riflesso mosso di un'anziana signora.
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Fabiola GiulianiTecnica: FotografiaAnno: 2017Dimensione: //Descrizione: La fotografia cattura un momento di dinamismo e fluidità attraverso il movimento sfocato della performer. L'uso del bianco e nero enfatizza il contrasto tra la figura e lo sfondo, creando un effetto drammatico e senza tempo. L'artista, sospesa in aria mediante tessuti aerei, sembra danzare nello spazio, avvolta da veli che accentuano la sensazione di leggerezza e grazia. L'effetto di sfocatura contribuisce a dare l'idea di un vortice inarrestabile, suggerendo una fusione tra corpo e stoffa, tra forza ed eleganza. Nel complesso, la fotografia cattura non solo il movimento fisico ma anche un'emozione più profonda, evocando sensazioni di libertà, trasformazione e bellezza eterea.
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Fabiola Giuliani Tecnica: Fotografia stampata su forex Anno: 2018 Dimensione: 35×50 cm Descrizione: La foto ritrae un momento di tenerezza, un esempio di connessione profonda tra uomo e animale. Il sorriso del cammelliere riflette la gioia e la serenità di un legame unico, mentre il gesto del dromedario, che poggia il muso sulla guancia, trasmette un senso di fiducia e affetto reciproco. I colori caldi e terrosi del deserto sullo sfondo, contribuiscono a sottolineare l'atmosfera accogliente e intima della scena. La foto cattura non solo un momento di interazione dolce e genuina, ma anche il profondo legame che può esistere tra esseri di diverse specie, comunicando un messaggio di empatia e armonia con la natura.
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Enrico Caruso Tecnica: Macchina fotografica analogica rullino 35mm Anno: 2022 Dimensione: 50cm x 60cm Descrizione: Rabbia/Strategia opera realizzata su pellicola 35mm hilfordhp5, ritrae soggetti/bambini di circa 5 anni su trenini al luna Park, nel particolare momento di gara tra loro. L'opera vuole esprimere il conflitto ingenuo creato dai bambini nel gioco.
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Enrico Caruso Tecnica: Cassetta mini dv lp:90 Anno: 2023 Dimensione: 50cm x 60cm oppure 30cm x 40cm Descrizione: Frame estratto da 'la maschera', opera realizzata da nastro mini dv, editata in luci e colori, ritrae l'occhio femminile di una ragazza di 20anni in trucco e luce espansi e contrastati ad esaltarne lo sguardo e femminilità.
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Enrico Caruso Tecnica: Macchina fotografica analogica rullini 35mm Anno: 2021 Dimensione: 50cm x 60cm oppure 30cm x 40cm Descrizione: Opera realizzata con rullino 35mm ilfordhp5, ritrae due amanti che si specchiano all'interno di un cannocchiale, facile comprensione di esplorazione interna tra i due soggetti, che non si limitano a guardarsi fuori.
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Gianpiero Casetta Tecnica: Polaroid sx 70 Anno: 2023 Dimensione: 8,9 x 10,2 Descrizione: In questa polaroid, il buio è protagonista. Ogni angolo della scena è avvolto in un'oscurità profonda, come un abisso che inghiotte ogni dettaglio, ogni traccia di vita. Ma al centro, come un fragile cuore che pulsa nell'oscurità, un quadrato di luce penetra nell'oscurità come un sogno sottratto al tempo. La luce, tagliente e poetica, non è mai piena, ma delicata, sfumata, come se volesse sfiorare la pelle senza rivelarla completamente. Al suo interno, un corpo femminile nudo si staglia in silenzio, la pelle illuminata in modo appena visibile, quasi eterea, in contrasto con il buio che la circonda. La modella è piegata in una posa che richiama una delicata tristezza: il corpo fragile, piegato in sé stesso, come se stesse cercando di scomparire, di fondersi con la stessa oscurità che lo avvolge. Le linee del corpo, appena visibili sotto il chiarore della luce, sembrano dissolversi nel nulla, sfuggendo a ogni contatto con il mondo esterno. La luce non è una rivelazione, ma un abbraccio tenero e sofferto, che sembra voler proteggere e, al contempo, separare. Il quadrato di luce è come un confine tra la vita e la morte, tra il visibile e l’invisibile, una finestra aperta su un mondo che non esiste più, ma che continua a vivere nell'immagine, nella memoria. In questo spazio di solitudine e di abbandono, il corpo diventa un simbolo di ciò che è impermanente, di ciò che resiste nonostante l’oscurità che tutto inghiotte. La polaroid è un attimo di sospensione, un’istantanea che cattura la malinconia di una presenza che non vuole essere vista, ma che, nonostante tutto, esiste ancora, nell’ombra di quella luce.
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Gianpiero Casetta Tecnica: Polaroid sx 70 Anno: 2023 Dimensione: 8,9 x 10,2 cm Descrizione: Opera composta da 4 polaroid in serie -edizione limitata di un solo pezzo Questa serie di immagini esplora la fusione tra il corpo umano e l'ambiente abbandonato, utilizzando il corpo nudo come simbolo di vulnerabilità e purezza in contrasto con la decadenza degli spazi dimenticati. Le quattro immagini sono un viaggio visivo che cattura il delicato dialogo tra luce naturale e ombra, dove il corpo si inserisce come un elemento vivente in un paesaggio di rovine e silenzio. Nelle quattro immagini, la luce naturale, che entra in modo intermittente dagli spazi distrutti, gioca con la figura umana, creando un contrasto drammatico che mette in risalto la morbidezza e la fragilità del corpo. Ogni immagine è una riflessione sulla relazione tra la carne e lo spazio, come se la luce stessa fosse un momento di sacralità in un luogo desolato. Le polaroid, con la loro estetica immediata e analogica, enfatizzano l’autenticità del momento. Qui, la luce non è solo un elemento esterno, ma un’entità che scava nello spazio, rivelando una tensione tra la forma del corpo e l’ambiente circostante. **Tecnica concettuale:** La tecnica utilizzata per questa serie è un incontro tra analogico e concettuale, in cui la fotografia istantanea delle polaroid funge da strumento per catturare l'effimero e il temporaneo. La luce naturale, elemento primordiale e irripetibile, è la vera protagonista di queste opere, ed è trattata come una lama che penetra e scolpisce il corpo e l'ambiente. La scelta di lavorare in spazi abbandonati non è casuale, ma un’analisi della tensione tra il corpo, che è vivo e organico, e l’ambiente che è in fase di disintegrazione. La luce che filtra nelle stanze in rovina rappresenta il momento di transizione tra il passato e il presente, un atto di illuminazione che dona sacralità a ciò che è destinato a svanire.
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Gianpiero Casetta Tecnica: Fine art giclée Anno: 2020 Dimensione: 29,7 x 42 Descrizione: Questa stampa fine art esplora l'incontro tra il corpo e l'architettura con la stessa intensità sospesa di un sogno interrotto. La modella, nuda contro una parete di cemento, diventa un’ombra viva, un’anima intrappolata nel tempo che si dissolve lentamente nell’ambiente. La parete, spoglia e geometrica, sembra respirare con la stessa calma inquietante della sua figura, creando un contrasto tra la solidità dei suoi angoli e la fragilità del corpo che vi si adagia. La lama di luce, che scende in diagonale come un taglio di silenzio, scolpisce la carne con una precisione struggente, illuminando solo ciò che è più intimo, più nascosto: il contorno del seno, la curva della spalla, l’ombra del collo. È una luce che non svela, ma suggerisce, che non abbraccia, ma separa, come un riflesso di ciò che è perduto e non può più tornare. Il corpo, sospeso tra la geometria rigida della parete e la morbidezza della luce, sembra l’ultima testimonianza di un tempo che ha smesso di esistere, come un fantasma che tenta di ricordare di sé. La stampa è un invito a esplorare la bellezza che nasce dalla decadenza, a riflettere sulla sacralità di ciò che è destinato a svanire, ma che, per un attimo, resiste e si fa arte. L’illusione della solidità, in questo spazio di abbandono, è spezzata dalla luce che taglia, come un desiderio troppo forte per essere trattenuto, ma che lascia un’ombra profonda, un ricordo che persiste nel vuoto.
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Percez_chaval Tecnica: Mista Anno: 2021 Dimensione: 63cmX96cm Descrizione: Fotografia post prodotta
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Cristoph Tecnica: fotografia digitale Anno: 2021 Dimensione: 30cm x 40cm Descrizione: SETE è una foto che fa parte del progetto "Le voci del corpo" riguardante il percorso di guarigione dai DCA (disturbo del comportamento alimentare). In particolare questa fotografia rappresenta l'agonia calma che sta dietro uno dei tanti step verso il superamento di questo disturbo. SETE sta per sete in quanto tormento, ricerca, agonia e vita e come seta come la pelle della ragazza che si trasforma con lei durante l'iter.
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Tecnica: fotografia digitale Anno: 2022 Dimensione: 60cm x 40 cm Descrizione: Una nuda schiena che sembra quasi divenire un'immagine astratta, e dei fiori che ci ricordano che tutto è transeunte, che anche la bellezza è destinata alla fine.
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Tecnica: fotografia digitale Anno: 2022 Dimensione: 60cm x 40 cm Descrizione: La corporeità è poesia: non è carne inerte, ma specchio di un mondo interiore. Il corpo è splendore.