Artàporter
  • Nature

    534,00 

    Liliana Maria La Vecchia

        Tecnica: collage Anno: 2024 Dimensione :  42,7 x 29 cm Descrizione: Nature nasce da un collage di elementi biomorfici dove lo scritto calligrafico "Il pieno nasce dal vuoto/l'essere nasce dal non essere" ci parla ancora di ciclo naturale e di trasformazione della stessa
  • Liliana Maria La Vecchia

        Tecnica: Collage ed inchiostro Anno: 2022 Dimensione :  42 x 29,7 cm Descrizione: Composizione a collage: forme e contro-forme ricavate da elementi calligrafici
  • Macro

    356,00 

    Liliana Maria La Vecchia

        Tecnica: Inchiostro Anno: 2020 Dimensione :  35x35 cm Descrizione: Macro; studio di elementi calligrafici tridimensionali
  • Scan Me 2

    534,00 
    Silvia Marchionne Tecnica: Incisione e collage con tecniche miste su lamina di rame su legno Anno: 2023 Dimensione : 25 x 25 cm Descrizione: Descrizione: L'opera è un "politico" costituito da 6 quadri a modulo di piccolo formato, (di cm 25X25) collocati in cornici a nicchia che costituiscono parte integrante, amplificandone sia i significati, che la valenza decorativa. Ciascun quadro è realizzato con tecniche miste : incisione a sbalzo su rame, collage, biacca, pennarello microliner, penna a sfera, matite colorate, grafite, carboncino, gomma Eva… Ognuno dei sei lavori, fa parte della serie definita "SCAN ME" e rappresenta sotto vari aspetti, l'idea che al momento ha l'artista delle Città contemporanee e del mondo attuale. Torino, in special modo, con i suoi "orditi" di organizzazione della vita quotidiana, è anch'essa testimone di una realtà che vede la preponderanza di QRcode e codici a barre, codici PIN, SPID, dove ci si interroga se la tecnologia, con la sua innegabile utilità, non potrà prendere un giorno il sopravvento sull'Humanitas…In questa ricerca di equilibrio necessario, può l'Artista, testimone della Storia del passato, di Civiltà, con la sua Arte, esserne la chiave di riscatto esistenziale? ,
  • Borgo Dora

    178,00 
    Jess Art     Tecnica: Acrilico Anno: 2021 Dimensione : 40 x 30 cm Descrizione: Dipinto realizzato in tecnica "plein air" dopo il periodo del isolamento per Virus,
  • Davide Fiore     Tecnica:  Illustrazione digitale (photoshop) Anno: 2024 Dimensione : 21cm x 29,7cm Descrizione: Ad oggi gli spazi urbani sono in continua espansione, ma chi, almeno una volta non si è seduto su una panchina, un' anonima panchina! A volte basta solo la giusta compagnia, qualche chiacchiera e quella semplice panchina diventa un luogo di incontro speciale.
  • Donne nude

    3.567,00 

    Cemile Tarim

        Tecnica: Olio su tela Anno: 2022 Dimensione : 40 x 40 cm Descrizione: Scomposizione da una foto e ricomposizione per ottenere l'effetto cubista.
  • Patrizia Piantieri
    Tecnica: riproduzione su tela
    Anno: ND
    Dimensione: 42 x 32 cm
     
  • Volti di Torino

    231,00 

    Elena Laurella

    Tecnica: Olio su cartoncino formato A4
    Anno: ND
    Dimensione: 21 x 29,7 cm
    Descrizione: La mia opera intitolata "Volti di Torino" è un viaggio attraverso la trasformazione della città, esplorando le sue molteplici dimensioni culturali e sociali.
    In questa mia opera, ho voluto rappresentare uno dei volti che oggi popolano la città, una donna
    cinese, simbolo di una delle tante realtà che stanno contribuendo alla rinnovata identità di Torino.
    Il soggetto del dipinto è una donna con lineamenti delicati, ma fortemente espressivi. La sua figura,
    in primo piano, è emblema di una nuova generazione che ha trovato casa e spazio in questa città storicamente legata alle tradizioni. Ho scelto di concentrarmi sul volto della donna per enfatizzare la sua espressione, che racconta la forza di una cultura che si mescola a quella torinese (acconciatura con fiori tipici del loro folclore e la Mole Antonelliana simbolo di Torino), portando con sé nuove prospettive, valori e colori.
    Un aspetto fondamentale del mio lavoro è l’uso del colore grigio di Payne, con cui ho dipinto il
    volto della figura. Questo colore, un grigio profondo e leggermente freddo, non è casuale. Esso
    richiama la tipica atmosfera uggiosa e malinconica del cielo torinese, che spesso sfuma in tonalità di
    grigio durante l’inverno. Tuttavia, questo grigio non è inteso come un colore triste, ma come una metafora della città stessa: un luogo in continua evoluzione, che, nonostante le difficoltà e le sfide, trova sempre nuova vita e nuove energie: non a caso i fiori e le labbra sono arancioni.
  • Roxana Caballero Tecnica: Finto mosaico, realizato con una tecnica sviluppata per l'artista    
  • Polarcheos 17

    3.177,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 65 x 80 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 27

    3.177,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 65 x 80 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 26

    854,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 33 x 40 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 25

    1.785,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 65 x 80 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Moreno Bregagnollo

        Tecnica: oilio su tela Anno: 2024 Dimensione : 40 x 50 Descrizione: Fly me to the moon Let me play among the stars Let me see what spring is like on A-Jupiter and Mars In other words, hold my hand Fill my heart with song and let me sing For ever more You are all I long for In other words, please be true —- Fammi volare fino alla luna Fammi giocare tra le stelle Fammi vedere che effetto fa saltare Su Giove e Marte In altre parole, prendimi la mano Riempi il mio cuore di canzoni fammi cantare All’infinito, Tu sei tutto ciò che desidero In altre parole, ti prego di essere sincero  
  • Moreno Bregagnollo

        Tecnica: oilio su tela Anno: 2024 Dimensione : 40 x 50 Descrizione: I’m so sorry to hear about the news I’ll buy us a bottle and we’ll drink in the petrol fumes There’s a gap in the fence down by the nature reserve Such a lovely day, such a lovely day There’s been a speeding disaster so we’ll go to the motorway…. —- Mi dispiace molto per la notizia. Ci compreremo una bottiglia e la berremo nei fumi della benzina C'è un buco giù nella recinzione della Riserva Naturale Una così bella giornata, che bella giornata, C'è stato un disastro dovuto all'eccesso di velocità, quindi andremo in autostrada….  
  • La partita a carte

    2.679,00 
    Fabrizio Spataro     Tecnica: Olio su tavola Anno: 2020 Dimensione : 40 x 60 Descrizione: Il Cinema in Pittura "La partita a carte " Dipinto ad olio su tavola 60×55 Il film mostra tre personaggi che giocano a carte, ripresi frontalmente. Quello al centro, rivolto verso lo spettatore, è il padre dei fratelli Lumière. Un cameriere porta loro da bere e resta a guardare la partita, commentando e ridendo vistosamente durante la partita. Lo scrittore Maksim Gor'kij, che vide il film nel luglio del 1896 a Nižnij Novgorod, descrisse in un articolo di giornale le proprie impressioni: «Al tavolo siedono tre giocatori. Visi tesi, rapidi movimenti delle mani che distribuiscono le carte; vedete la cupidigia dei giocatori nel tremito delle mani e nei muscoli dei volti … Giocano … Poi tutti e tre cominciano a ridere, ride anche il cameriere che ha portato loro la birra e che s'è fermato vicino al loro tavolino. Ridono a crepapelle … ma non si ode alcun suono. Sembra che quegli uomini siano morti e che le loro ombre siano condannate a giocare eternamente a carte, in silenzio» (Note rapide, «Nižegorodskij listok», 4 luglio 1896.)
  • Vanessa Laustino     Tecnica:  Olio su cartone telato Anno: 2024 Dimensione : 13 x 18 cm Descrizione: Roseto nel giardino di una villa d'epoca
  • Fantasmi

    409,00 
     Antonio Marzano   Tecnica: Diorama in cartone e acrilico Anno: 2024 Dimensione : 40×50 Descrizione: "Fantasmi" si presenta come un'affascinante riflessione sulla metamorfosi urbana e sociale della città di Torino. Attraverso due diorama, l'artista ci conduce in un viaggio nostalgico e contemplativo, mettendo in scena un vecchio “vespasiano” in disuso e una cabina telefonica dismessa. Questi due elementi, un tempo parte integrante del tessuto urbano, emergono ora come silenziosi testimoni di un'epoca passata, i cosiddetti "fantasmi" di una città in continua evoluzione. Il “vespasiano”, con le sue murature sbiadite e le strutture arrugginite, evoca un senso di abbandono e decadimento. Questo spazio, un tempo luogo di necessità quotidiana, è ora relegato all'oblio, simbolo di un cambiamento che ha travolto le abitudini e le esigenze della comunità. La cabina telefonica, con il suo vetro incrinato e il telefono ormai muto, rappresenta un altro frammento di memoria urbana. In un'epoca dominata dalla comunicazione digitale, questo oggetto diventa un monumento alla rapidità con cui la tecnologia può rendere obsoleti gli strumenti del passato. L’opera cerca di catturare l'essenza di questi "fantasmi" urbani, invitando lo spettatore a riflettere sul significato del progresso e della modernità. La scelta di Torino come scenario non è casuale: la città, con la sua ricca storia industriale e il suo recente rinnovamento, diventa il palcoscenico ideale per esplorare le dinamiche del cambiamento urbano. "Fantasmi" non è solo un'opera di denuncia o nostalgia, ma un invito a considerare il valore della memoria e dell'identità collettiva. Attraverso questi diorama, l'artista ci ricorda che il passato, sebbene spesso dimenticato, continua a vivere nei dettagli e negli angoli nascosti della città. La sua opera diventa così un ponte tra passato e presente, un dialogo silenzioso ma potente tra ciò che era e ciò che è. In conclusione, "Fantasmi" si distingue come un'opera d'arte profondamente evocativa e intellettualmente stimolante.
  • Torino_Mole

    160,00 
    Davide Tarantino   Tecnica: Acquerello Anno: 2019 Dimensione :  24cmx34cm Descrizione: //
Torna in cima