Artàporter
  • Frattali

    676,00 

    EssereILnonessere

    Tecnica: Mista (acrilico-gesso) Anno: 2025 Dimensione: 30 x 40 cm Descrizione: L’opera FRATTALI di Azia Maria Sammartano è un viaggio emozionale nella complessità della natura e dei legami umani, rappresentati attraverso due elementi visivi iconici: la conchiglia a spirale e il cavolo romanesco, entrambi manifestazioni perfette di frattali naturali. Il cavolo romanesco, impresso tramite la tecnica del gyotaku, si rivela al centro dell’opera con le sue punte ricorsive che seguono lo schema geometrico della sequenza di Fibonacci. È un simbolo di nutrimento e condivisione, che rimanda alla convivialità e ai momenti familiari. Il verde del cavolo, che domina la composizione, evoca il rigoglio della natura e il senso di continuità che attraversa le generazioni. Le conchiglie a spirale, ripetute nello sfondo, amplificano questa idea di ricorsività, simboleggiando la memoria e la connessione con il mare, luogo primordiale della vita. La spirale logaritmica delle conchiglie sottolinea l’armonia tra l’ordine e l’infinito, richiamando i legami emotivi che si evolvono, ma che restano radicati in un punto d’origine. Al centro dell’opera, la parola "FRATTALI" emerge come un elemento concettuale, sottolineando come la natura e le relazioni umane siano costruite su schemi ricorrenti che, pur nella loro complessità, rimandano sempre a un’essenza comune. Azia trasforma cibo e natura in simboli universali, esaltando i frattali come metafora visiva di ciò che ci lega: l’intreccio tra nutrimento, tradizione, memoria e amore fino alla nostra stessa forma atomica. FRATTALI ci invita a scoprire l’infinito nascosto nei dettagli del quotidiano, gli atomi che semplici ma identici la compongono, e a riconoscere come ogni gesto – dalla preparazione di un piatto al ricordo di un momento condiviso – faccia parte di una trama universale di connessioni.  
  • Polpets

    676,00 

    EssereILnonessere

    Tecnica: Mista (acrilico-gesso) Anno: 2025 Dimensione: 30 x 40 cm Descrizione: L’opera POLPETS è un tributo universale al legame profondo tra cibo, amore e memoria. Attraverso la rappresentazione l’artista esplora il valore simbolico e culturale di uno dei cibi più semplici e iconici, trasformandolo in una metafora dell’affetto e della cura. Le polpette non sono solo un simbolo personale e intimo, ma anche un patrimonio culturale condiviso. In ogni tempo e in ogni cultura, le polpette sono state presenti come alimento che unisce, celebra e racconta storie di famiglie, comunità e tradizioni. Da Oriente a Occidente, dall’antica Persia all’Italia contemporanea, le polpette hanno attraversato epoche e confini, diventando una sorta di "memoria storica" universale, un cibo che rappresenta la capacità umana di trasformare ingredienti semplici in qualcosa di profondamente significativo. Il piatto rosso, con la sua forma calda e accogliente, rappresenta l’amore domestico e la convivialità, mentre la frase “Chi ti fa le polpette?” invita lo spettatore a riflettere sul valore dei piccoli gesti che costruiscono il nostro senso di appartenenza. Non è solo una domanda su chi cucina per noi, ma anche un richiamo alla connessione emotiva che il cibo rappresenta: chi si prende cura di noi? Chi ci lega al passato e ci accompagna verso il futuro attraverso gesti semplici e pieni d’amore? Chi ti fa sentire a casa o chi ti faceva sentire così? POLPETS si inserisce in una narrazione artistica che celebra la semplicità e la memoria, mostrando come un cibo umile possa raccontare storie di affetto, identità e cultura. L’opera sottolinea che le polpette, presenti in tutte le culture e in tutti i tempi, sono un simbolo di ciò che ci accomuna: il bisogno di nutrire e di essere nutriti, di amare e di essere amati, di condividere e di ricordare. Sammartano trasforma questo cibo quotidiano in un manifesto artistico e culturale, invitandoci a ritrovare nelle polpette non solo il sapore, ma anche la memoria e l’anima.  
  • Le banquet

    445,00 
    Sandrine Serrano  
    Tecnica:  Collage digitale
    Anno: 2024
    Dimensione: 40 x 50 cm
    Descrizione: Le banquet" . La natura è la fonte primaria degli ingredienti che utilizziamo per mangiare, ricordandoci l'importanza della sostenibilità e del rispetto per l'ambiente. Ogni pasto è un'opportunità per esplorare i sapori che la terra offre. Il cibo, oltre a soddisfare un bisogno fisiologico, si trasforma in arte quando viene preparato con creatività e passione.
  • La passeggiata

    445,00 
    Sandrine Serrano  
    Tecnica:  Collage digitale
    Anno: 2024
    Dimensione: 40 x 50 cm
    Descrizione: La mia opera è un collage digitale. Si chiama "La passeggiata" . Ho voluto descrivere un'attività semplice e quotidiana, che puo trasformarsi in un'esperienza artistica e immaginativa. Camminare non è solo un modo per spostarsi da un luogo all'altro, ma diventa un'opportunità per osservare il mondo con occhi nuovi.
  • Vigilia ’24

    800,00 
    Valeria Frongia
    Tecnica: Olio su tela con applicazione di sughero
    Anno: 2024
  • Alessandra Vione
    Tecnica: Litografia su carta di cotone 300gr/m2
    Anno: ND
  • Alessandra Vione
    Tecnica: Litografia su carta di cotone 300gr/m2
    Anno: ND
  • Gabriella Clare Marino

    Tecnica: Fotografia Dimensione 30 x 40 cm
  • Ferita di luce

    1.246,00 
    Priscilla Salmi Tecnica: led saldati a mano, tavola legno, rotelle, catene Anno: 2024 Dimensione : 35 x 35 cm Descrizione: “Ferita di luce” è un’opera che esplora l’ambiguità della luce e del suo impatto emotivo. Si presenta come un quadrato di legno bianco, al cui interno si apre una striscia luminosa che richiama l’immagine di una ferita. Questo “taglio di luce” emerge come una cicatrice visibile, inserita in una cornice quadrata che, quando sospesa al muro, rimane vuota – un quadrato concettuale che lascia spazio all’assenza e al pensiero. L’opera è pensata per una continua trasformazione: grazie alle rotelle, il quadrato con la ferita di luce può essere spostato e disposto sia verticalmente, appeso come quadro, sia orizzontalmente, riposto su un piano. L’orientamento della ferita di luce, che può essere ruotata in verticale o orizzontale, permette di rinnovare il significato visivo, adattandosi a diversi spazi e prospettive. Una catena, simbolo di contenimento e legame, accompagna il movimento dell’opera come un guinzaglio, consentendo al quadrato di rimanere vicino alla cornice a terra, quasi come un legame inevitabile che lascia libertà ma trattiene. La catena, sospesa e libera di assumere diverse configurazioni, aggiunge giochi visivi e nuove prospettive, arricchendo l’esperienza dello spettatore. Attraverso questa struttura versatile, “Ferita di luce” indaga il dialogo tra contenimento e libertà, presenza e assenza, mentre invita ciascuno a interpretare il proprio rapporto con il vuoto, la luce e la propria ferita interiore.  
  • Seascape4

    462,00 
    Arianna Faiella     Tecnica: pittura acrilica Anno: 2024 Dimensione : 30 cm x 30 cm Descrizione: L'opera si ispira ai colori del mare in una mattina invernale nel borgo di Vernazzola, Genova. Un momento di sospensione e calma nel blu tra cielo e mare.
  • Elena Laurella

    Tecnica: Matite e carboncino su carta 300g
    Anno: ND
    Dimensione con cornice: 30 x 30 cm
     
  • Pride

    445,00 
    Gemma Guagliardo Tecnica: Digitale|Foto Anno: 2023 Dimensione:  29,7 cm x 42 cm Descrizione: Sguardi e grida, orgogliosi e fieri di essere presenti a manifestare per la libertà di un popolo sotto attacco. Libertà di esistere, di essere e di esserci.
  • Patrizia Piantieri
    Tecnica: Olio su tela
    Anno: 2024
    Dimensione: 35 x 30 cm
     
  • Patrizia Piantieri
    Tecnica: Olio su tela
    Anno: 2024
    Dimensione: 35 x 30 cm
     
  • Marini

    232,00 
    Carla Massimetti     Tecnica: Litografia, 11 stampe disponibili su una tiratura di 12 Anno: 2022 Dimensione : 33 x 48 cm Descrizione: Un mare che nasce da un errore, mangia i suoi sbagli e si trasforma da acquerello in litografia. Ma qualcosa rimane e gli animali se ne accorgono, sembrano come sospesi in cinque vasche d’acquario.
  • Zoé a l’eau

    445,00 
    Carla Massimetti     Tecnica: Acquerello Anno: 2021 Dimensione : 30×23 Descrizione: Una ragazza tiene un'ampolla su una spalla e si fa ritrarre con quest’idea liquida che allaga il mondo: è una carta della Temperanza, è un Acquario minuscolo. È lei il pesce saltato fuori dall’acqua; e però respira e lo fa bene, controcorrente.
  • Come le galline

    445,00 
    Carla Massimetti     Tecnica: Acquerello Anno: 2020 Dimensione : 30 x 30 cm Descrizione: Stanno bene queste cose con le galline che gli basta poco, per aver smesso di volare a furia di accontentarsi. E guardare in terra a cercare il calcare per i piccoli nella pancia tutte prese dall'idea di fare un uovo e con quello far nascere il mondo.
  • Calice di vino

    534,00 

    Francesca Fragale

        Tecnica: Olio Anno: 2024 Dimensione :  30cm x 24cm Descrizione: L'azione è colta nel suo momento più dinamico, con il vino che scivola sinuoso dalla bottiglia, creando un sottile movimento che contrasta con la quiete circostante. L'assenza di ulteriori elementi nella composizione conferisce all'opera un senso di minimalismo, dove ogni dettaglio è curato per trasmettere un'esperienza sensoriale raffinata e intensa.
  • Francesca Fragale

        Tecnica: Olio Anno: 2024 Dimensione :  30cm x 24cm Descrizione: I toni neutri dello sfondo mettono in risalto l'azzurro chiaro della tazzina, che sembra quasi invitare lo spettatore a gustare un momento di pausa.. Quest'opera, con la sua composizione semplice e armoniosa, riesce a trasmettere un senso di calore e comfort, rendendo omaggio a un rito quotidiano universale.
  • Francesca Fragale

        Tecnica: Olio Anno: 2024 Dimensione :  30cm x 24cm Descrizione: Quest'opera rappresenta una scena di vita quotidiana con una caffettiera e una tazzina di caffè, dipinte con sobrietà e attenzione ai dettagli. La composizione è semplice ma evocativa, catturando un momento di pausa e intimità. I toni scuri del tavolo contrastano delicatamente con lo sfondo chiaro, mentre la lucentezza metallica della caffettiera aggiunge un tocco di realismo.
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