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Giulia Soren Tecnica: Olio, Smalto Anno: 2023/24 Descrizione: "someone else's fantasy, everyone's nightmare" (it:la fantasia di altri, l'incubo di tutti) é un'opera composta da due pannelli di legno di egual misura (25x35cm) dipinti ad olio. L'opera esprime il concetto di giudizio e scrutinio a cui le donne sono costantemente sottoposte. Il corpo delle donne non é mai solo e unicamente loro ma costantemente utilizzato, sessualizzato e giudicato. Tutto ciò che non é sessualizzabile o fruibile viene spesso guardato con schifo e vergogna, il ciclo mestruale é un esempio lampante, di quanto qualcosa di naturale venga schifato dagli uomini e generalmente trattato con vergogna, ma ugualmente si può parlare di peli, di quello che sono considerati difetti, di sottopeso e sovrappeso o di invecchiamento.
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Michele Rizzi Tecnica: Acciaio . ferro, smalto spray trasparente Anno: 2022 Dimensione: 247x70x40cm Descrizione: "Star man is waiting for you 247" is a sculpture that is part of the "condensation dispersion of matter" sculpture cycle. Star man is waiting for someone to arrive on his planet and is intent on scanning the universe. The sculpture has a double aesthetic value, archaic and futuristic and is made with thousands of assembled metal elements. In this sculpture the base is also particular, which is itself a sculpture. This sculpture too is intended as an archaeological find from the future and has a double aesthetic value, "primitive and futuristic" at the same time. Magnetic and evocative.
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Matched!Tecnica: Mista Anno: ND Dimensioni con cornice: 130 x 80 cm Puoi trovare quest'opera da: Off Topic
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Michele Rizzi Tecnica: Acciaio vernice spray trasparente Anno: 2024 Dimensione: 215 cm x 60 cm x 32 cm Descrizione: "Andromeda 2971 (Starwoman)" è una scultura che fa parte del ciclo scultoreo "Condensazione dispersione della materia" e come a volte accade, penso che sia il punto più alto della tecnica di questo ciclo. La scultura è intesa come un reperto archeologico del futuro e esattamente a mille anni dall'anno della mia nascita. La scultura rappresenta Andromeda (Starwoman) che contempla l'universo in estasi e ne cattura l'energia. La figura si genera dal terreno o si dissolve in esso. Questa gradazione di finitezza o dissolvenza dal terreno all'apice è una situazione ricorrente nelle mie sculture e mi dà una sorta di brivido nel muovere lo sguardo dal basso verso l'alto e viceversa. È come se muovendo lo sguardo facessi scorrere il tempo della creazione di questa meravigliosa creatura del futuro. Elegante e potente, contiene un doppio valore estetico: Arcaico e Futuristico. Realizzata in acciaio e protetta dalla corrosione con una lucentezza trasparente. Questa mia scultura (opinione personale dell'artista che l'ha creata) ha un'aura particolare. È un'opera di cui non cambierei nulla e che sprigiona potenza e calma allo stesso tempo. Una delle mie migliori sculture degli ultimi 10 anni
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Agnese Zavoli Tecnica: Acquaforte, metallo lavorato e stampe su carta giapponese Anno: 2024 Dimensione: variabili Descrizione: Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale e cresce orizzontalmente, con una struttura diffusiva, reticolare, anziché arborescente. Il rizoma è un anti-albero, un’anti-radice, un’anti-struttura. Può essere rotto, spezzato in un punto qualsiasi: la radice riprende a seguire l’una o l’altra delle sue linee per crearne altre, all’infinito, come un formicaio che prolifera inarrestabile per quante distruzioni parziali possa subire. A medesima immagine e somiglianza del rizoma, il reale si pone come una monade: figurante ed anadiomene, è oscura, tentacolare e ripiegata su e in se stessa. Aggrovigliata ed interconnessa, unità di misura principiale di ogni cosa, è paradossale sia come sia impossibile fornirne una rappresentazione unica o quantomeno approssimativa, che quanto instancabile sia l’uomo attraverso il proprio codice interpretativo, declinato in qualunque modalità, nel tentare di darle un definitivo aspetto. Il reale come angosciatemente indefinibile è il focus di questo lavoro, un installazione che invita il fruitore ad agire, a parteciparvi, a modificarla e venirne allo stesso tempo modificati. Attorno a lastre piegate che riflettono quanto malleabile sia l’esistenza, vi sono disposte stampe di cui è impossibile ricostruirne l’immagine originale. Il lavoro, come il reale, vive e prolifera nella sua multidimensionalità complessa indipendentemente dal fruitore: dai profondi segni intrecciati ottenuti attraverso l’acquaforte ad un puzzle dalla risoluzione impossibile, la partecipazione di chi osserva diventa fondamentale nel momento in cui ognuno, costruendo e modificando l’artificio precedente, manipola e viene manipolato dal reale stesso, investito dagli interstizi di quest’ultimo e sdoppiato senza poter far nulla per impedirlo. Le forme geometriche ed impersonali che si possono ricreare attraverso gli angoli fasulli in zinco e le parvenze inutili su carta, ricordano da un lato le opere di Donald Judd o Carl Andre, dall'altro espandono il rapporto uomo-spazio. Il reale che investe il fruitore è mutante, mutageno, invasore ed invasivo allo stesso tempo; è una sostanza intangibile che ci attraversa e ci manipola con essa. L'opera non è più un'interfaccia, un pretesto per poter relazionare l'essere umano con lo spazio come luogo occupato da distanze, sottolineature impersonali, industriali e geometriche, ma è la relazione tra l'individuo e l'universo che lo circonda come qualcosa che va costruito, esperito e cambiato tanto quanto esso muta chi lo abita. In definitiva, il reale come mutante, figurante, anadiomene e monadale ricalca perfettamente, anche se in una forma più insignificante e meno complessa, la storia della Rocca di Arignano, edificio storico che ha visto vite nascere e finire, guerre, domini, invasioni e amori cambiando con esse, snaturandosi e assumendo nuove connotazioni in miti e leggende, quasi fosse lo scheletro vuoto di un palcoscenico teatrale. Vuoto dopo ogni spettacolo, rimane sempre simile e mai uguale alla sua identità precedente, quasi fosse un'architettura indefinibile tante sono le creature che l'hanno plasmata.
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Alessio Rodiani Anno: 1972 Dimensione senza cornice: 60 x 80 cm Dimensione con cornice: 68 x 88 cm
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Michele Rizzi Tecnica: Olio su tela Anno: 2016 Dimensione: 100 x 100 cm Descrizione: Un bambino riporta la sorellina. quando erano piccoli fa esplodere il sentimento di legame e di affetto che esiste tra fratelli per tutta la vita e oltre il tempo. I bambini camminano in un paesaggio magico e trasfigurato nei loro occhi.
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Michele Rizzi Tecnica: Acrilic|Oil|Paint|Spray Paint|Enamel Anno: 2018 Dimensione: 150 cm x 100 cm x 4 cm Descrizione: Un bambino riporta la sorellina. quando erano piccoli fa esplodere il sentimento di legame e di affetto che esiste tra fratelli per tutta la vita e oltre il tempo. I bambini camminano in un paesaggio magico e trasfigurato nei loro occhi.
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Piero Masia Dimensione:80x50 cm Anno: 2021 Descrizione: Parte della serie dedicata ai musicisti che più hanno influenzato la carriera d'artista di Pietro Masia.
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Piero Masia Tecnica: Stampa in fine art, tiratura 5 copie Anno: 2021 Dimensione senza cornice: 29,7 x 42 cm Passpartout bianco 5 cm Descrizione: Parte della serie dedicata ai musicisti che più hanno influenzato la carriera d'artista di Pietro Masia.
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Fulvio Colangelo Tecnica: Acrilico su tela Anno: ND Dimensione: 200 x 90 cm Descrizione: Questo quadro, nasce dal desiderio di esprimere il vuoto. È chiaro che il risultato appare molto diverso, eppure lo si guarda. Il grande spazio mi ha ricordato il circo, forse il circo della vita. C'è un mago al centro che fa nascere tutti i personaggi fantastici...
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Michele Rizzi Tecnica: Olio su tela Anno: ND Dimensione: 109 x 100 cm Descrizione: Quest'opera f a parte della serie di dipinti che nascono da uno sfondo astratto realizzati con colori a olio su tela tirata per mezzo di telai di legno. Il paesaggio che scorre ispira il tema e le piccole figure che emergono dalla pittura. In questo caso dall'astrazione emergono i volti di due ragazze che guardano affascinate la stessa astrazione a cui appartengono o semplicemente l'universo esterno alla tela (compreso l'artista o lo spettatore e il suo mondo). L'astrazione dello sfondo, con il suo vuoto e il suo colore pieno, dà l'impressione di una lacerazione dello spaziotempo.
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Michele Rizzi Tecnica: Acciaio, Resina e vegetali Anno: 2023 Dimensione: 198 cm x 48cm x 30cm Descrizione: "I am nature (Star man)" è una scultura che raffigura Star man (personaggio fondamentale delle mie opere) ma non in metallo come di consueto. Questa opera è la prima di un nuovo ciclo di sculture che rappresentano figure umane, vegetali e astratte con il materiale base della realizzazione la resina trasparente e le sue variabili. Non nego che realizzare quest'opera è stato molto, molto difficile in quanto ho dovuto esplorare l'uso di un materiale e di elementi organici con cui avevo lavorato poco e solo per alcuni esperimenti preparatori. Per realizzare quest'opera ho dovuto mettere in gioco molte competenze della mia vita e formazione. Dalla poetica al disegno alla statica alla capacità di utilizzare chimica e attrezzature di ogni genere e di conoscere parzialmente le essenze erbacee e vegetali inserite nella scultura. Sono molto orgoglioso del risultato finale che ha materializzato l'idea che era nella mia immaginazione. Star man è tornato dal futuro e ci ricorda che proviene dalla terra e continua a far parte della natura e delle forme di vita di questo pianeta o almeno ne deriva. Questa scultura è nata anche dalla mia crescente fascinazione per il mondo vegetale e dalla soddisfazione di esserne circondato ogni giorno. Fondamentalmente lavoro in un edificio circondato da natura selvaggia pre-montana e sono sbalordito dalla bellezza della natura. Il ciclo di condensazione e dispersione della materia non si è concluso, ha solo trovato un nuovo modo di interpretare il vuoto (resina trasparente). Il mio cervello sta già galoppando in questa nuova direzione e con il tempo seguiranno nuovi lavori. A inizio novembre 2023 è stata esposta a Paratissima 2023 Torino in una sala storica con vista sulla Mole Antoneiana (edificio simbolo di Torino) e immortalata in foto da diverse migliaia di visitatori
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Matched!Tecnica: Mista Anno: 2022 Dimensioni con cornice: 180 x 120 cm Puoi trovare quest'opera da: Off Topic
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Marco Giordano Dimensione senza cornice: 75x75 cm Dimensione con cornice: 100x100 cm Anno: 2011 Descrizione: Espressione colta per strada, di una donna con turbante sulla testa.
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Domenico Sorrenti Tecnica: smalto su cartone telato Anno: 2021 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm Dimensione con cornice: 59 x 79 cm Descrizione: Paesaggio mentale usato come pretesto per elaborare emozioni del momento