Artàporter
  • Marta Campoli   Tecnica: Calcografia e serigrafia Anno: 2022 Dimensione: 60cm x 60cm Dimensione con cornice: 68,5cm x 68,5cm Descrizione: Vaste porzioni di spazio unite a tracce, linee e punti che vibrano, ronzano e si espandono cercando di imitare fotografie aeree, circuiti digitali o partiture di musica sperimentale. Il titolo suggerisce sia la musica sia un campo, un luogo di attività e visioniche si rifà all’idea filosofica di Chôra platonica. Quest'opera fa parte di una serie intitolata "Choral Fields". “Chōra riceve ogni cosa, senza prendere mai la forma degli oggetti che ne diventano parte. É fatta per essere un modello per tutte le cose, che muove e prende la forma di ciò che riceve; ed è per questo che sembra ogni volta diversa” (Timeo 50c) Platone descrive nella cosmogonia del Timeo due “specie”: l’intellegibile e il sensibile, ovvero le idee e la materia. La Chora nasce come elemento di unione e di separazione tra le due specie, è «ricettacolo invisibile e senza forma […] dell’intero divenire» (Timeo 49a, 52b). Chōra è il luogo, lo spazio per la creazione, che non trattiene nulla ma è attraversato da tutto. Per tentare di definire questo spazio in maniera più precisa Platone lo paragona a una “matrice” (Timeo 50c; cfr.“t. 191c, 194d), cioè un particolare supporto che ritiene le tracce senza però lasciarsi determinare dalla loro consistenza sensibile. Chora è il luogo delle trasformazioni ma richiede comunque una mano, quella del Demiurgo, che ne direzioni le trasformazioni. “In un primo tempo tutti questi elementi erano disposti senza ragione e senza misura: e quando il dio cominciò ad ordinare l’universo, in principio il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria, che pure avevano tracce delle proprie forme, si trovavano in quella condizione in cui è naturale che ogni cosa si trovi quando il dio è assente.” (Timeo 53b). Regole che, nel caso platonico, erano prima di tutto matematiche e geometriche, cioè regole capaci di ordinare in modo perfetto la materia.
  • Gavi Tecnica: Mista Anno: 2024 Dimensione: 50cm x 70 cm Tecnica: Acrilico, Gesso, Serigrafia Descrizione: GAVI rende omaggio al Toret, celebre fontanella di Torino, unendo tradizione e contemporaneità. Una vibrante reinterpretazione attraverso lo stile senza tempo dei jeans e l'effortless cool di un capo intramontabile, Bevi’s. L’opera unica su tela celebra la connessione tra la fontanella più amata di Torino e la sua vivace cultura pop-punk.
  • Dancer n.2

    475,00 
    Frank Denota Dimensione: 50x70cm Anno: 2019 Descrizione: serigrafia, esemplare 10/20 dalla serie Dancers. Le opere sono accompagnate da certificato.
  • La Tazza

    610,00 
    Frank Denota Dimensione: 70x100 cm Anno: n.d.     Contattaci alla nostra mail per conoscere la valutazione dell'opera.
  • Attesa (1 di 3)

    451,00 
    Frank Denota Dimensione: 70x100cm Contattaci alla nostra mail per conoscere la valutazione dell'opera.
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