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Teresa Yann Garofalo Tecnica: Fotografia analogica in bianco e nero stampata in fine art Anno: 2022 Dimensione : 41cm x 58 cm Descrizione: "Comoda" è una sensazione, una ricerca e il suo contrario. Fotografia analogica in bianco e nero, doppia esposizione. Realizzata con macchina fotografica Pentax k1000.
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Gloria Tundo Tecnica: Tecnica Mista acquerelli, pastelli a cera e matite colorate su carta Arches 300 gr 100% cotone Anno: 2024 Dimensione : 17,5 cm x 21,5 cm Descrizione: L'illustrazione cattura un coniglio dal manto candido, il cui viso esprime sorpresa e paura. Il suo cappotto rosso, vibrante e intenso, risalta drammaticamente contro la sua pelliccia immacolata, creando un contrasto visivo che evoca un senso di pericolo imminente. La sua attenzione è focalizzata su qualcosa che rimane celato nell'ombra, lasciando lo spettatore con la curiosità di immaginare cosa possa esserci nell'oscurità
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Gloria Tundo Tecnica: Acquerello|Matita|Grafite Anno: 2024 Dimensione : 21cm x 29,7 cm Descrizione: Opera realizzata in occasione del Festival per l'editoria per l'infanzia "Cieli" 2024 a tema Emozioni. La tavola rappresenta la serenità del sonno bambino, innocente e pieno di speranza.
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Magaly Arocha Rivas Tecnica: olio su iuta Anno: 2019 Dimensione : 60×40 cm Descrizione: “Monique” è un'ode alla nudità femminile vista attraverso lo sguardo di una donna, libero dai condizionamenti di uno sguardo maschile predominante. La figura ritratta non posa per compiacere, ma per reclamare la propria identità e rappresentazione. Il suo sguardo distante, rivolto oltre la tela, riflette insieme introspezione e determinazione, contrasto che si riflette anche nella scelta di scoprire la parte superiore del corpo e il seno e coprire invece le parti intime, come per un senso di pudicizia che non dipende però dall’essere vista. Il dipinto va oltre le concezioni tradizionali di bellezza e oltre il tabù della sessualità, che spesso riducono il corpo femminile a un oggetto da contemplare o a un ideale inaccessibile: Monique, infatti, spoglia il corpo e la mente, rifiutando di essere etichettata. Le pennellate morbide e i dettagli accurati – come il vetro riflettente del tavolino e il divano sullo sfondo – donano tridimensionalità alla scena e conferiscono un senso di quotidianità.
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Magaly Arocha Rivas Tecnica: olio su iuta Anno: 2018 Dimensione : 50×40 cm Descrizione: In Posa esplora la nudità come atto di autenticità e riconciliazione con sé stessi. La figura inginocchiata incarna un delicato equilibrio tra sicurezza e fragilità: martire, vittima nell’attesa di morire e insieme eroe cristiano che attende la salvezza della morte. Anche per la donna contemporanea persiste ancora una forte ambivalenza tra il disagio di esporsi e la liberazione che ne deriva. La scelta cromatica di due sfondi contrastanti evidenzia tale dualità, mentre le pennellate vibranti sottolineano l’intimità del momento vissuto e la complessità emotiva della protagonista. Lo sguardo rivolto verso l’alto suggerisce una ricerca interiore, un’aspirazione alla libertà, non solo fisica ma anche spirituale. Il corpo è rappresentato nella sua naturale imperfezione, rispettato e amato, senza compromessi o filtri, senza proporzioni millimetriche, sfidando le convenzioni che spesso relegano il nudo femminile al ruolo di oggetto estetico. L’artista invita lo spettatore a riflettere sul significato del corpo e della sua rappresentazione e celebra la nudità come genere alto della storia dell’arte: una reinterpretazione moderna dove non vi sono regole o imposizioni. In Posa è un racconto di resistenza e accettazione: dove il corpo è solo un involucro che custodisce la bellezza più intima dell’essere umano.
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Magaly Arocha Rivas Tecnica: olio su iuta Anno: 2019 Dimensione : 60×50 cm Descrizione: "Apacible" ritrae una donna nuda in un momento di statica contemplazione: rilassata in posizione seduta, la figura abbandona ogni costrizione sociale e culturale, rivelando una nudità autentica e priva di artifici, simbolo di una libertà goduta e non solo agognata. Le forme morbide celebrano la bellezza naturale e il valore intrinseco del corpo umano, evocando simultaneamente forza e vulnerabilità. I colori intensi e vibranti, ispirati alle radici caraibiche dell'artista, conferiscono al dipinto una vitalità che esalta la connessione tra il soggetto e l'ambiente circostante. Gli oggetti sullo sfondo – un cesto di arance, i fiori in un vaso trasparente, pennelli e una finestra fiocamente illuminata – arricchiscono la narrazione simbolica, suggerendo l'arte come mezzo di espressione ed evocando un’atmosfera di stampo cezanniano, dove anche l’ambiente, metafora del mondo esterno, insieme alla prospettiva, si fanno portatori di una dolce imperfezione, allo stesso modo della figura protagonista.
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Nicoletta Nava Tecnica: olio su iuta Anno: 2008 Dimensione : 80×60 cm Descrizione: Particolare corpo femminile senza età reso tale dalla matericità del tratto e dalla ruvidezza della iuta
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Fabiola Giuliani Tecnica: Fotografia Anno: 2019 Dimensione : 50×70 cm Descrizione: La figura femminile emerge come una forma scultorea contro uno sfondo scuro, creando un forte contrasto tra luce e ombra. La silhouette, dai contorni morbidi ma definiti, evoca una sensazione di eleganza e mistero. La scelta del bianco e nero accentua le linee e le curve naturali del corpo, trasformando la composizione in una celebrazione della forma e della bellezza umana. La luce sfiora delicatamente il corpo, rivelando dettagli e aggiungendo profondità all'immagine
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Fabiola Giuliani Tecnica: Fotografia Anno: 2019 Dimensione : 50×70 cm Descrizione: Nell'immagine monocromatica, la figura femminile si staglia con eleganza contro un fondo scuro. La silhouette, definita da contorni morbidi e sfumati, conferisce un senso di raffinatezza e mistero. Il contrasto tra luce e ombra esalta le forme naturali, mentre l'assenza di colore permette all'osservatore di concentrarsi sulle linee e le proporzioni, creando un'opera d'arte intima e affascinante
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Fabiola Giuliani Tecnica: Fotografia Anno: 2019 Dimensione : 50×70 cm Descrizione: Una figura femminile emerge delicatamente dalle ombre, creando un'affascinante silhouette contro lo sfondo scuro. Le linee del corpo sono definite con eleganza, conferendo un senso di mistero e grazia all'immagine. Il bianco e nero accentua i contrasti, dando profondità e intensità alla scena, mentre la luce e l'ombra giocano insieme per creare un quadro artistico di bellezza senza tempo.
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SOFIA Tecnica: Olio Anno: 2024 Dimensione : 50×70 cm Descrizione: In questo dipinto, l’incarnazione della bellezza ideale tiene in alto, fra le mani, il grappolo, simbolo dell’elisir, dunque della bevanda capace di trasformare la realtà ordinaria in qualcosa di superiore. L’elisir ha il potere di unire l’umano e il divino, come simbolo del passaggio da una dimensione di piacere terreno a un’esperienza di unione con il trascendente.
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SOFIA Tecnica: Olio Anno: 2024 Dimensione : 50×70 cm Descrizione: La Venere di Botticelli in chiave moderna, in mano un grappolo d’uva appoggiato al seno destro e la posa candida sono simbolo di seducente bellezza. È la nuda rappresentazione della perfezione e raffinatezza fisica e spirituale.
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SOFIA Tecnica: Olio Anno: 2024 Dimensione : 50×70 cm Descrizione: Erotion è la reinterpretazione in chiave moderna della Venere di Urbino di Tiziano, simbolo di pura bellezza e fascino. Con sé il richiamo al mondo del vino: il calice e il grappolo che tiene in mano. Lei come l’uva appena colta sono simbolo di seducente e inebriante bellezza.
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Cristina Cornaglia Tecnica: Acrilico su tavola Anno: 2024 Dimensione: 70 x 90 cm Descrizione: Un'ignara cameriera entra nella sala clienti del Caffè Florian e si accorge che il locale è invaso da animali esotici provenienti dall'Oriente, storica meta di scambi commerciali della Repubblica Marinara di Venezia.
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CI.MA.A.A. Tecnica: Carta poster Anno: 2025 Dimensione : 70 × 100 cm Descrizione: L'opera è stata realizzata in occasione della terza edizione Call for Artist "Crea l'etichetta per il Turin Dry Gin", lanciata da Artàporter in collaborazione con Distillerie Subalpine, e selezionata tra le 15 etichette finaliste del Contest. L’etichetta che presentiamo è un tributo ironico e originale alla città di Torino, un luogo ricco di storia, cultura e passione. Qui il "ciccione"baffuto (amico e custode di tradizione e modernità ) diventa il protagonista di una storia di convivialità, gusto e amore.La combinazione di colori e sfumature sfumature creano un’atmosfera che fonde eleganza e leggerezza, proprio come il gin che racchiude in sé un’anima versatile e apprezzata da tutti. Il pattern a scacchiera in bianco e nero è un rimando al concetto di contrasto, tipico della città di Torino, che riesce a bilanciare con maestria l’antico e il moderno. Le caselle bianche e nere evocano anche la ricerca dell’equilibrio. Il "ciccione", rappresenta la semplicità, la gioia e la convivialità. La sua presenza in primo piano non è solo un richiamo visivo, ma una dichiarazione di inclusività: il gin è per tutti, indipendentemente dalla forma o dalle apparenze. Il "ciccione" nudo, ma con una bottiglia di gin in mano, è l’incarnazione di un’umanità semplice e autentica, che trova piacere nei piccoli gesti quotidiani, come prepararsi un buon drink. E poi con un gesto semplice e affettuoso, il "ciccione" forma con le mani un mezzo cuore, simbolo di passione e amore per il prodotto e per la città di Torino. Al centro del cuore, la scritta "Turin Dry Gin" si fonde con il simbolo stesso, diventando parte integrante dell’immagine. Questo cuore non è solo un richiamo romantico, ma un segno di connessione profonda con la città, un amore che nasce dall’autenticità e dalla passione per le cose fatte bene. Come anche questo gin. Il "ciccione" versa con naturalezza il gin in un bicchiere, un atto quotidiano che diventa speciale proprio grazie all’atmosfera giocosa e carica di significato che l’etichetta comunica. Il gesto di servire il gin evoca l’idea di condivisione, un momento di piacere che si può vivere con chiunque, un invito a godersi il momento e lasciarsi trasportare dalla freschezza del gin.
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Veronica Menestrina Tecnica: Carta poster Anno: 2025 Dimensione : 70 × 100 cm Descrizione: L'opera è stata realizzata in occasione della terza edizione Call for Artist "Crea l'etichetta per il Turin Dry Gin", lanciata da Artàporter in collaborazione con Distillerie Subalpine, e selezionata tra le 15 etichette finaliste del Contest. L’etichetta intreccia territorio e gusto in un’illustrazione simbolica. Il toro, emblema dello stemma di Torino, rappresenta la città e il suo spirito sabaudo, completato dalla corona che ne celebra la storia regale. Le corna si trasformano in una montagna, omaggio alle Alpi, e nella Mole Antonelliana, icona architettonica torinese. Le botaniche del distillato emergono dal toro, raccontando il carattere del gin. Tra queste spicca l’arancia che, incarnata nelle orecchie dell'animale, rappresenta il corpo agrumato del gin. Le linee grafiche spigolose e decise si sposano perfettamente con questo gin secco ed austero, raccontandone la sua essenza.
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ChiaraB Tecnica: Fotografia Digitale Anno: 2022 Dimensione : 30×30 cm Descrizione: Cercare la perfezione in ogni cosa, non trovarla, andare incontro al kaos, non riconoscersi, odiarsi, rimanere da soli, trovare un equilibrio temporaneo per poi ritornare al punto di partenza. mettersi a nudo con se stessi, guardarsi a fondo, e capire che forse l’equilibrio e la perfezione tanto bramate sono solo un utopia. Sulle note dell’omonima canzone di Franco Battiato, nasce: “E ti vengo a cercare, una serie di autoritratti, manifesto di una ricerca e di un cambiamento personale, che si concretizza nell’incontro con se stessi.
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ChiaraB Tecnica: Fotografia Digitale Anno: 2022 Dimensione : 30×30 cm Descrizione: Cercare la perfezione in ogni cosa, non trovarla, andare incontro al kaos, non riconoscersi, odiarsi, rimanere da soli, trovare un equilibrio temporaneo per poi ritornare al punto di partenza. mettersi a nudo con se stessi, guardarsi a fondo, e capire che forse l’equilibrio e la perfezione tanto bramate sono solo un utopia. Sulle note dell’omonima canzone di Franco Battiato, nasce: “E ti vengo a cercare, una serie di autoritratti, manifesto di una ricerca e di un cambiamento personale, che si concretizza nell’incontro con se stessi.
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Angela Policastro Tecnica: acrilico su juta Anno: 2024 Dimensione : 80X120 cm Descrizione: Figura nuda affacciata alla finestra acrilico su tela
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Asia Trombetta Tecnica: Carta poster Anno: 2025 Dimensione : 70 × 100 cm Descrizione: L’opera è una composizione grafica contemporanea. Gli elementi principali includono una testa di toro stilizzata e la Mole, entrambi simboli forti di Torino. Ho scelto una palette cromatica che combina verde scuro, rosa e bianco: contrasto vivace e accattivante che modernizza il look dell'etichetta.