Tecnica: Pastello soft su foglio canson
Dimensione: 40 x 40 cm
Tecnica: Fotografia
Anno: 2024 Dimensione: 30×40 cm Descrizione: Un volto diviso tra luce e oscurità, riflesso di un'anima in conflitto.Tecnica: Fotografia digitale
Anno: 2024 Descrizione: La nostra anima si ritrova a nudo davanti al moto incessante del mare: l'acqua e' l'eterno movimento; l'acqua si alza, inonda e travolge; poi si ferma, come se riflettesse, in un attimo di quiete, prima di ripartire per il suo viaggio verso qualunque posto e verso l'essere qualsiasi cosa. E travolge i nostri pensieri che, magicamente, si ritrovano a scorrere con essa, mentre la luce di un pomeriggio assolato di primavera quasi ci acceca col suo riflesso.Tecnica: Fotografia digitale
Anno: 2024 Descrizione: Un uomo, di spalle, passa sotto un piccolo arco tra le case di un centro, attraversando un punto di buio per poi risbucare nella luce. Una normalissima scena quotidiana che ci ricorda, attraverso i chiaroscuri della luce, come nella vita ci capita spesso di attraversare piccoli tratti di buio, per veder risplendere poi nuovamente la luce nel nostro cuore.Tecnica: Fotografia
Anno: 2024 Descrizione: Padre e figlio al ridondante pranzo domenicale di famiglia .Tecnica: Fotografia
Anno: 2024 Dimensione: 45cm x 30cm Descrizione: L'angelo caduto è un'opera che rappresenta una figura dalle sembianze angeliche capovolta e sospesa nell'oscurità dello spazio. Il volto umano è perso nella contemplazione del cielo stellato e la figura sembra cadere all'interno dell'orbita di un pianeta celeste.Tecnica: Fotografia digitale
Anno: 2024 Descrizione: Gli scacchi, il bianco ed il nero, la contrapposizione tra l'insieme di ogni colore e la sua negazione. Un contrasto tanto atavico quanto affascinante.Tecnica: Fotografia
Anno: 2024 Dimensione: 30×40 cm Descrizione: La donna è nuda, immersa nella penombra, con le mani adagiate in un gesto che suggerisce una tensione intima. Il suo volto è nascosto, amplificando il senso di estraniamento. Nella sua mano, un calice di vino, simbolo di piacere e fimero e dissolutezza, evoca il tema della perdizione dell’anima. L'immagine rappresenta un'introspezione sull'autoconsumo, sull'abbandono ai vizi come rifugio dall'assenza di connessione, una riflessione visiva sul confine tra piacere e sofferenza, tra desiderio e solitudine.