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Maria Sara Tecnica: Collage analogico – vecchie riviste di moda Anno: 2022 Dimensione: 21 x 22 cm Descrizione: Una rosa che si apre grazie al tocco di una mano. Due strati di carta, la parte esterna, rosso acceso e la parte interna composta da diversi fiori sui toni del rosa, ritagliati e assemblati con cura per creare un cuore "floreare". La bellezza e la sorpresa di quella parte, intima tutta femminile. Per questa opera sono state usate vecchie riviste di moda anni 90. Temi: natura, donna e sensualità.
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La principessa sul bidet Tecnica: Mista Anno: 2024 Dimensione: 40x49x65 cmDescrizione: Si tratta di un bidet usato come supporto per veicolare un messaggio ironico a sfondo sessuale. Il gioco di parole gioca sull'assonanza Gode (in francese, sexual toy) e God (Dio° Questo oggetto puo essere utilizzato come tavolino da aperitivo.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 70 x 100 cm Anno: NDDescrizione: Un'opera che nasce dal silenzio, e al silenzio ritorna. In “Trascendence”, il colore si fa respiro, si fa moto interiore. Le pennellate fluide e sovrapposte, creano una vibrazione continua che attraversa tutta la superficie, come un’onda che sale dalle profondità per infrangersi nell’etere. La composizione verticale suggerisce un’ascesa: dai toni terreni e caldi del rosso e del marrone, che parlano di radici, di materia, di umanità, si sale verso sfumature più eteree - l’azzurro, il bianco, il blu profondo - che evocano lo spirito, il cielo, l’ignoto. Il senso di trascendenza si coglie proprio in questo vuoto pieno di senso, dove il visibile si scioglie nel non detto, dove ogni spettatore può proiettare la propria personale esperienza di passaggio: da uno stato all’altro, da un pensiero a un sentire, da un limite al suo superamento. “Trascendence” non pretende di spiegare, ma di accompagnare. Come una soglia, o un varco, invita a lasciarsi alle spalle il conosciuto per entrare in uno spazio altro, sospeso, libero. Un luogo che non ha coordinate ma ha direzione: verso l’alto, verso l’interno, verso la luce. Un’opera che parla di evoluzione, di spiritualità, di metamorfosi. Un’opera che chiede silenzio per essere ascoltata.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 70 x 100 cm Anno: NDDescrizione : Un'immagine dall'alto, un confine netto che attraversa il mare. "Fusion" nasce da un fenomeno reale e affascinante: l’incontro tra l’Oceano Pacifico e l’Atlantico, le cui acque, per ragioni chimiche e fisiche, non si mescolano mai. Nessun confine visibile, eppure una linea marcata li separa, come due entità distinte che convivono nello stesso spazio senza fondersi. Questa apparente divisione ha innescato una riflessione intima e profonda: anche dentro di noi esistono due "io", due anime, due personalità. Non sempre devono integrarsi in un’unica forma, possono coesistere, ognuna con la propria identità, senza forzature. È nella loro convivenza equilibrata che può emergere un’armonia autentica. La schiuma bianca che vibra al centro, come una cicatrice luminosa o una via di luce, rappresenta la voglia di vivere, l’energia che pulsa tra queste due parti. Il gesto pittorico è fluido e mosso, i colori si sfiorano ma non si confondono. I toni di azzurro e turchese evocano profondità diverse, emozioni opposte, universi interiori che si guardano e si rispettano. "Fusion" è un invito a riconoscere e accogliere la dualità, ad abitare il nostro mare interiore con consapevolezza e libertà.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 70 x 100 cm Anno: NDDescrizione : Un mare agitato, un cielo denso, in una palette profonda dove i confini si dissolvono. "Stormy Sea" è una visione sospesa nel tempo, in quel momento in cui il giorno sfuma nella notte e l’occhio fatica a distinguere il cielo dall’acqua. Tutto si fonde: le onde e le nubi, la materia e l’aria, l’alto e il basso. L’opera è realizzata in acrilico, con pennellate mosse e voluttuose, che restituiscono la forza e il dinamismo delle onde. Il gesto pittorico è istintivo, vivo, in contrasto con una calma impalpabile che avvolge l’intera scena. Solo due accenni di onde, con ciuffi bianchi di schiuma, emergono come sospiri, suggerendo il movimento sommerso in una superficie apparentemente immobile. Stormy Sea racconta l’energia trattenuta, la tensione del cambiamento, l’attesa che precede ogni trasformazione. Non c’è caos, ma contemplazione. Non paura, ma profondità. È un’immagine dell’anima in tempesta, che trova bellezza nella vastità, e si lascia accarezzare dal mistero di un confine che non esiste più.
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A.M. Colore Tecnica: Mista a 4 mani Anno: 2020 Dimensione: 60 x 60 cm Descrizione: Pannello in cartongesso per controsoffitti con pittura rossa acrilica e rami stilizzati con fil di ferro e foglie con parti di fogli di disegni e strato superficiale in resina trasparente.
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Riccardo Fissore Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensioni: 40 x 40 cm
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Riccardo Fissore Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensioni: 40 x 40 cm
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Riccardo Fissore Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2025 Dimensioni: 40 x 40 cm
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Riccardo Fissore Tecnica: Acrilico e bruciature su tela Anno: 2024 Dimensioni: 40 x 40 cm
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Sabrina Marelli Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 100 x 70 Anno: 2025Descrizione : Una donna inquieta e innamorata che nel cuore della notte è svegliata dalla porta che si apre , è finalmente arrivato lui …
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Grace Triscali Tecnica : Digitale Dimensione: 50 cm x 50 cm Anno: 2022Descrizione : Corpi che si cercano, si incastrano, si donano. Nessun filtro, nessuna metafora: solo il linguaggio diretto del desiderio che esplode. Il piacere diventa gesto, scambio, bisogno primitivo. Ritmo, urgenza, tensione, bisogno di sentirsi vivi. Questa illustrazione non chiede permesso solo attenzione.
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Grace Triscali Tecnica : Digitale Dimensione: 40 cm x 70 cm Anno: 2025Descrizione : C’è un momento in cui il desiderio si confonde con il bisogno di abbandono. Un corpo che si piega su se stesso, in cerca di piacere ma anche di conforto. Le dita che si stringono, le labbra socchiuse, i pensieri che urlano in silenzio. In questa posa c’è erotismo ma anche fragilità perché il corpo può essere rifugio, arma e confessione. E nella solitudine ci si scopre più sinceri che mai.
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Grace Triscali Tecnica : Digitale Dimensione: 70 cm x 40cm Anno: 2021Descrizione : Un corpo, una voce. In questa illustrazione si mette a nudo non solo una figura ma un sentimento: la libertà di mostrarsi, di giocare con la sensualità e il proprio corpo trasformando il tutto in un atto poetico.
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Lu.cartz Tecnica : Acrilico, Fotografia digitale Dimensione: 73 x 29 cm Anno: 2024Descrizione : Il titolo del progetto riprende una parte del testo: "Sopra quelle parole del cantico: dilectus meus mihi" di Santa Teresa d'Avila. Sono nata in Colombia, il paese del Sacro Cuore di Gesù, e sono cresciuta in una famiglia conservatrice e religiosa. A 15 anni, grazie a una lezione di arte alle medie, mi sono imbattuta nell'arte erotica di Klimt e Schiele. Questa scoperta ha suscitato in me una contrapposizione tra la curiosità e l'ammirazione per l'arte erotica e l'educazione religiosa ricevuta, dando inizio alla mia ricerca artistica. Attraverso la scultura di Bernini dell'estasi di Santa Teresa e i testi di Santa Teresa d'Avila, ho iniziato a pensare che forse erotismo e spiritualità non fossero antagonisti, ma che l'uno potesse esistere nell'altro, come una sorta di Yin e Yang. Questa ricerca continua con il presente progetto, attraverso una serie di autoscatti del mio corpo. Utilizzando prima un acrilico di colore rosso (che rappresenta amore, passione, sofferenza, dolore e sangue) e poi delle foglie d'oro, sovrappongo il rullino e catturo i movimenti del mio corpo, con l'auto scatto e delle mani in una sorta di rituale e immedesimazione del testo. Voglio esprimere il momento esatto in cui la freccia attraversa il cuore di Santa Teresa d'Avila, portandola all'estasi.
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Giulia Giacomelli Tecnica : Olio e pastello su tela Dimensione: 70cm x 50cm Anno: 2024Descrizione : "L'amore con me" è la connessione con se stessi che diviene connessione con tutto ciò che sta fuori. E' il piacere che spesso la donna non riesce a concedersi e il promemoria di essere intera, autosufficiente anche nell'appagamento.
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Giulia Giacomelli Tecnica : Olio su tela Dimensione: 80cmx 80cm Anno: 2024Descrizione : "Desiderio" è un sogno, una preghiera, un seme. Rappresenta la completezza, lo Yin e lo Yang, il lato maschile e quello femminile presenti nella donna. E' luce nell'oscurità. E' una donna che penetra la realtà in cui vive per creare ciò che desidera.
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Milena Santirocco Tecnica : Acrilico Dimensione: 50×70 cm Anno: 2024Descrizione : Psiche in greco significa sia Anima e sia Farfalla. Nell'opera l'anima prende le sembianze della farfalla e vola libera.
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Vincenzo Saccotelli Tecnica : Acrilico|Smalto Dimensione: 80×80 cm Anno: 2024Descrizione : Da sotto le nostre ombre vogliono emergere,per poi andar su con un volo di rondini
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Selma Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 50 cm x 70 cm Anno: 2024 Descrizione: Carnevale si ispira alle feste per scambisti in maschera. La contorsione del corpo e lo sfioro delle mani sul corpo stanno ad indicare un'atmosfera di curiosità e scoperta nell'altro, il tutto celato dietro alla maschera che ne nasconde la vera identità, il Volto. Sono i corpi a parlare e ballare, l'Eros qui sta nell'anonimato il divertimento nei corpi. Le grandi ali da farfalla invece simboleggiano la leggerezza di concedersi, di far parte di un corpo altro per la Notte.
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Vincenzo Saccotelli Tecnica : Acrilico|Smalto Dimensione: 80×80 cm Anno: 2024Descrizione : Da sotto le nostre ombre vogliono emergere,per poi andar su con un volo di rondini
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Selma Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 100cm x 60cm Anno: 2024 Descrizione: L'opera si rifà all'iconografia di Susanna e i vecchioni, escamotage per mostrare un nudo in tempi dove quest'ultimo avrebbe creato sdegno e scandalo. L'Eros è presente in 3 dimensioni diverse: è dentro l'opera con lo sguardo dei vecchioni verso Susanna; è nella Storia della pittura con appunto la furbizia dei pittori qui sopra citata ed è infine nell'occhio dello spettatore che allora come ora mira il nudo. Qui si è voluto aggiungere un tassello, o meglio, modificare un pezzo dell'iconografia: i vecchioni. Al posto di uomini qui vi sono 3 figure piramidali con un lungo becco ma senza occhi. Esseri sovradimensionali attratti dal concetto di Eros ma ciechi al fine di rappresentare una forte passione ma a distanza di sicurezza. Si è voluto anche creare uno spazio "per loro" con la trinagolazione dei 4 personaggi. Stanno in qualche modo comunicando tra loro in modo privato, Noi siamo dei Voyeurs che con curiosità e malizia aspettiamo che qualcosa accada.
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Marco Rondena Tecnica : Tecniche miste Dimensione: 30×40 cm Anno: 2025Descrizione : “Agony’s Letterbox” è un’opera materica che racconta, attraverso la sinestesia emozionale, il dolore della depressione. Il quadrato rosso centrale diventa simbolo di ribellione, autolesionismo e urgenza espressiva contro il peso della sofferenza mentale.
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Marco Rondena Tecnica : Tecniche miste Dimensione: 30×40 cm Anno: 2025Descrizione : “Espoir” nasce dal desiderio di raccontare l’apertura alla vita, anche nella sua imperfezione. Su uno sfondo rosso vivo, pieno di tensione e presenza, si stagliano quadrati bianchi sporchi: non forme statiche, ma porte, possibilità. Ognuno di questi varchi rappresenta un momento di scelta, di cambiamento, di passaggio. Attraverso la mia tecnica della sinestesia emozionale, traduco in materia e colore quel senso di speranza che resiste, che filtra anche attraverso le crepe. “Espoir” è l’atto del credere ancora, del vedere spiragli dove prima c’erano muri.
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Marco Rondena Tecnica : Tecniche miste Dimensione: 24×30 cm Anno: 2025Descrizione : “Les Incompris” è una citazione diretta a Guernica, da cui riprendo una delle sue celebri facce, ma qui trasmutata, deformata, sfigurata non dalla guerra, bensì dall’inferno silenzioso dell’emarginazione sociale. L’opera esplora il dolore di chi non viene compreso, di chi vive ai margini, schiacciato da un mondo che non ascolta. L’incomprensione diventa l’arma più tagliente, invisibile ma letale. Il verde dominante non è speranza: è disgusto. Disgusto per una società cinica che ignora chi non riesce ad adattarsi ai suoi schemi
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Laura Saccani Tecnica : Tecniche miste Dimensione: 70×70 cm Anno: 2025Descrizione : Siamo fatti di piccole storie
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Laura Saccani Tecnica : Tecniche miste Dimensione: 70×70 cm Anno: 2025Descrizione : Siamo fatti di piccole storie
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Laura Matteoli Tecnica : Acquerello inchiostro matita collage su carta a mano Dimensione: 23,5 cm x 31 cm Anno: 2025Descrizione : Il mio approccio alla realizzazione dei miei lavori è visionario e astratto, perchè penso che all'interno dell'astrazione ci sia molto che posso comunicare, qualcosa di viscerale e sentito, per cui non abbiamo un linguaggio, non abbiamo parole. La natura che osservo e da cui traggo ispirazione è sempre indifferente a noi, il sole nasce e tramonta tutti i giorni, le piante crescono e muoiono, una persona cara ci viene a mancare e il sole brilla in cielo, siamo tristi e la bellezza intorno a noi esplode, tutto della natura è noncurante dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni e questo forse perchè ci sentiamo al centro di tutto. Ma se ho imparato qualcosa da questa indifferenza è proprio il fatto di sentire e accettare di far parte di un flusso, forse anche noi bisogna imparare a lasciarsi andare al mistero che è la vita, e cercare di liberarsi di tutte quelle “necessità” che spesso ci vengono imposte per ritrovare la nostra vera essenza in una libertà interiore. A me pare che quando lo guardo il cielo mi parli, che le nuvole sospinte dal vento e sempre mutevoli raccontino storie di cui anche noi facciamo parte sospinti dal vento della nostra vita; non siamo separati ma uniti, facciamo parte dello stesso progetto, di quel viaggio, di quel percorso, noi siamo natura, e torneremo ad essere vento, cielo , e nuvole.
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Laura Matteoli Tecnica : Acquerello inchiostro matita collage su carta a mano Dimensione: 23,5 cm x 31 cm Anno: 2024Descrizione : Il mio approccio alla realizzazione dei miei lavori è visionario e astratto, perchè penso che all'interno dell'astrazione ci sia molto che posso comunicare, qualcosa di viscerale e sentito, per cui non abbiamo un linguaggio, non abbiamo parole. La natura che osservo e da cui traggo ispirazione è sempre indifferente a noi, il sole nasce e tramonta tutti i giorni, le piante crescono e muoiono, una persona cara ci viene a mancare e il sole brilla in cielo, siamo tristi e la bellezza intorno a noi esplode, tutto della natura è noncurante dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni e questo forse perchè ci sentiamo al centro di tutto. Ma se ho imparato qualcosa da questa indifferenza è proprio il fatto di sentire e accettare di far parte di un flusso, forse anche noi bisogna imparare a lasciarsi andare al mistero che è la vita, e cercare di liberarsi di tutte quelle “necessità” che spesso ci vengono imposte per ritrovare la nostra vera essenza in una libertà interiore. A me pare che quando lo guardo il cielo mi parli, che le nuvole sospinte dal vento e sempre mutevoli raccontino storie di cui anche noi facciamo parte sospinti dal vento della nostra vita; non siamo separati ma uniti, facciamo parte dello stesso progetto, di quel viaggio, di quel percorso, noi siamo natura, e torneremo ad essere vento, cielo , e nuvole.
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Laura Matteoli Tecnica : Acrilico inchiostro collage su carta a mano Dimensione: 23,5 cm x 31 cm Anno: 2025Descrizione : Il mio approccio alla realizzazione dei miei lavori è visionario e astratto, perchè penso che all'interno dell'astrazione ci sia molto che posso comunicare, qualcosa di viscerale e sentito, per cui non abbiamo un linguaggio, non abbiamo parole. La natura che osservo e da cui traggo ispirazione è sempre indifferente a noi, il sole nasce e tramonta tutti i giorni, le piante crescono e muoiono, una persona cara ci viene a mancare e il sole brilla in cielo, siamo tristi e la bellezza intorno a noi esplode, tutto della natura è noncurante dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni e questo forse perchè ci sentiamo al centro di tutto. Ma se ho imparato qualcosa da questa indifferenza è proprio il fatto di sentire e accettare di far parte di un flusso, forse anche noi bisogna imparare a lasciarsi andare al mistero che è la vita, e cercare di liberarsi di tutte quelle “necessità” che spesso ci vengono imposte per ritrovare la nostra vera essenza in una libertà interiore. A me pare che quando lo guardo il cielo mi parli, che le nuvole sospinte dal vento e sempre mutevoli raccontino storie di cui anche noi facciamo parte sospinti dal vento della nostra vita; non siamo separati ma uniti, facciamo parte dello stesso progetto, di quel viaggio, di quel percorso, noi siamo natura, e torneremo ad essere vento, cielo , e nuvole.
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Alessandra Chiesa Tecnica : Mista su tela Dimensione: 30×30 cm Anno: 2020Descrizione : OIL , nero assoluto con questi frammenti di pelle nera che fuoriescono dalla tela non riescono a essere contenuti dalla massa di petrolio che non ha confini si espande senza controllo, ci soffoca.
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Alessandra Chiesa Tecnica : Mista su tela Dimensione: 30×30 cm Anno: 2024Descrizione : Abissi é profondo , come i colori usati, nero e il pigmento blu che si posa su questi frammenti nelle profondità . Lo spettatore si lasci trasportare da ciò che l’opera gli suggerisce.
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Alessandra Chiesa Tecnica : Mista su tela Dimensione: 70x70cm Anno: 2021Descrizione : Mi bruci nasce dallo scavare nelle viscere con una passione viscerale , il sentimento che scava dentro di noi che ci impasta le viscere, l’anima. Manate in questa pasta acrilica rossa per scavare nella profondità dell’animo.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico, gesso e foglia oro Dimensione: 70x100cm Anno: 2025Descrizione : Come un palindromo, anche la vita a volte ci porta in un punto esatto dove tutto può cambiare. Una linea, un istante, un evento che separa ciò che eravamo da ciò che saremo. Palindromos è il racconto visivo di quel momento. Un confine d’oro, materico, quasi sacro, attraversa la tela spezzando la linearità del tempo. Da un lato, le tonalità grigie e fredde del passato, della consuetudine, della memoria. Dall’altro, i blu e i neri profondi di un futuro ignoto, mutevole, che si apre come una porta. Al centro, l’oro: il cambiamento, la scelta, la svolta. Come nel film Sliding Doors, quell’attimo in cui tutto può prendere una direzione diversa, in cui la vita si piega, torna indietro o accelera – e tu, da quel momento, non sarai mai più lo stesso. L’opera è un invito a riconoscere quei punti di snodo, ad accettare il potere trasformativo del tempo e a fluire con esso, senza paura. Perché, proprio come un palindromo, ogni strada percorsa ha senso solo se vista nel suo insieme, nella sua doppia lettura.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico e foglia oro Dimensione: 60x80cm Anno: 2023 Descrizione: In Apparenza, ho deciso di esplorare il fragile confine tra ciò che si mostra e ciò che realmente è. Una superficie elegante, luminosa, decorata da preziose lamine d’oro che si accendono alla luce – eppure, sotto quel bagliore seducente, si intravedono fessure, fratture, ombre. Il detto “non è tutto oro quel che luccica” qui prende forma visiva, si stratifica tra materia e colore. Le pennellate di grigio, le sfumature fredde e le geometrie incerte emergono come pensieri nascosti sotto una maschera levigata. L’oro, splendido ma frammentato, non copre del tutto un senso di inquietudine, di solitudine forse, o di disillusione. È una riflessione sulla nostra epoca, sull’immagine che proiettiamo e sul mondo che spesso scegliamo di non guardare dietro quella facciata. L’opera invita l’osservatore a interrogarsi: quanto di ciò che vediamo è reale? Quante vite lucenti nascondono, appena sotto la superficie, silenzi e grigi profondi? Apparenza non giudica, ma svela. E nel farlo, ci chiede di osservare con occhi più attenti, più sinceri.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico e foglia oro Dimensione: 100x100cm Anno: 2022 Descrizione: In Evanescenza, ho tradotto su tela una visione interiore potente: quella di una realtà urbana che si dissolve nella nebbia dell’indifferenza, dell’abitudine, del grigiore quotidiano. Sullo sfondo si intravede una città indistinta, fatta di sagome verticali come palazzi, avvolta da una coltre fumosa che confonde i contorni e spegne la vitalità. È la rappresentazione di una civiltà smarrita, che vive immersa in una foschia di pensieri ripetitivi e orizzonti offuscati. A rompere questa stagnazione visiva e spirituale, un arco di luce si apre con forza al centro della tela. La foglia oro, materica e luminosa, irrompe con tutta la sua carica simbolica: è rivelazione, intuizione, consapevolezza. Subito sotto, una curva bianca in gesso emerge netta e solida, come un confine tra ciò che è confuso e ciò che si rischiara. Insieme, questi due elementi rappresentano una via d’uscita, un invito al risveglio, alla possibilità di “vedere” oltre l’apparenza. Ed è proprio in questo bagliore che appaiono l’azzurro e il turchese: colori che sembrano provenire da un altrove, da un cielo non ancora dimenticato. Ci invitano con delicatezza a distogliere per un attimo lo sguardo dai nostri schermi, dai cellulari, e a tornare a guardare in alto. A ricordarci che sopra di noi esiste ancora il cielo, l’azzurro, l’immensità. E che in quel gesto semplice si cela, forse, il primo passo verso la libertà.