Artàporter
  • L’Attesa

    1.246,00 
    Antonio Schiavano Tecnica: Stampa su alluminio Anno: 2024 Dimensione: 70 x 100 cm  
  • Antonio Schiavano Tecnica: Mista, manipolazione con oli e vernici | Stampa su Dibond Anno: 2024 Dimensione: 98 x 140 cm  
  • Nit Tecnica: L'opera è realizzata con un mix di tecniche digitali che richiamano l'estetica della stencil art e del poster design Anno: 2016 Dimensione : 70 x 100 cm Descrizione:  Quest'opera combina un forte impatto visivo e un tocco di ironia, caratteristici dello stile pop. Su uno sfondo fucsia intenso, papa Francesco è ritratto in un momento di leggerezza, mentre solleva la mano verso una fetta di pizza. Il gesto, spontaneo e giocoso, rompe con la solennità tradizionale del suo ruolo, suggerendo un messaggio di umanità e leggerezza. Una celebrazione della semplicità e della cultura condivisa.
  • F**k the Shining

    338,00 
    Nit Tecnica: L'opera è realizzata con un mix di tecniche digitali che richiamano l'estetica della stencil art e del poster design Anno: 2016 Dimensione : 100 x 70 cm Descrizione:  In quest'opera Nit rivisita in chiave ironica e provocatoria una scena iconica del cinema, reinterpretandola con uno stile grafico tagliente e un messaggio diretto. Sullo sfondo bianco, che esalta i contrasti, troviamo le famose gemelle di The Shining, ritratte in toni di grigio con uno stile che richiama la stencil art. Entrambe alzano il dito medio in un gesto di ribellione, una sfida giocosa e irriverente al loro ruolo originale di figure inquietanti. L'opera gioca con i contrasti: innocenza contro ribellione, paura contro sarcasmo. Nit prova a trasformare un riferimento cinematografico in un manifesto di sfida, invitando lo spettatore a vedere la cultura pop sotto una lente nuova, dissacrante e moderna.
  • SABAUDO

    250,00 
    Davide Fiore     Tecnica:  Illustrazione digitale (photoshop) Anno: 2024 Dimensione : 100cm x 100cm Descrizione: Un mix tra la tradizionalitá sabauda e la prevalenza del verde di Torino, tipico dei toret, cosi come tipico torinese è il toro, simbolo per antonomasia. Il tutto incorniciato da colori pop!
  • Esplosione

    1.060,00 
    Gian Guido Grassi Tecnica: Olio e acrilico su tavola Anno: 2023 Dimensione: 80 x 60 cm
  • Carezza

    940,00 
    Gian Guido Grassi Tecnica: Olio e acrilico su tavola Anno: 2021 Dimensione: 70 x 50 cm
  • Nonni

    178,00 374,00 

    Federico Lucchese

    Tecnica:  Stampe in alta definizione su carta FineArt Anno: 2024 Descrizione: Ci hanno tenuto la mano per attraversare la strada quando scattava il verde, per schiacciare il tasto dell’ascensore a cui noi non arrivavamo, per girare il mestolo mentre aiutavamo a cucinare. Con le loro mani grandi ci hanno passato di nascosto dolcetti e piccoli regali, incapaci di dirci di no. Ci hanno fatto scivolare tra le dita buste che sarebbero bastate per mille gelati. Quelle mani ce le hanno girate intorno al corpo per abbracciarci e passate sul viso per farci addormentare. E in fondo, anche se adesso ci addormentiamo da soli, forse quelle mani non ci hanno mai lasciati.   Il prezzo della stampa varia in base alla dimensione scelta. Per maggiori dettagli e per indicare la dimensione desiderata, ti invitiamo a contattarci via email a info@artaporter.it .      
  • A volte azzurro

    640,00 

    Hugo Hernandez

    Tecnica:  Olio su tela e tessuti in collage Anno: 2024 Dimensione:  90 x 60 cm  
  • Amami

    890,00 
    Patrizia Piantieri
    Tecnica: Olio su tela
    Anno: 2023
    Dimensione: 70 x 70 cm
     
  • Think of a Woman

    5.340,00 
    Daniele Mazzoleni Tecnica: Resina su alluminio Anno: 2024 Dimensione: 135 x 135 cm  
  • Lost in sunset

    1.050,00 
    Daniela Terragni Tecnica: Acrilico Anno: 2024 Dimensione : 100 x 80 cm Descrizione: La leggerezza dello spirito è la chiave di lettura di questa opera, un artegatto che riposa sereno in una tazza godendosi il silenzio e i colori del tramonto, trasportato dal vento, sostenuto da un gruppo di farfalle.
  • Daniela Terragni Tecnica: Acrilico Anno: 2024 Dimensione : 70 x 70 cm Descrizione: In questo dipinto ho voluto raffigurare una Madre, che si trova al centro della scena, ha il volto sereno e pieno di una dolce intensità. Il suo sguardo è rivolto verso il figlio che è comodo e protetto tra le sue braccia. La luce che avvolge la scena esprime una sensazione di intimità e sicurezza, le " zampe" della madre sono poggiate con cura sul suo piccolo per trasmettere amore, protezione, fiducia. ho voluto rappresentare l amore incondizionato, senza pretese, senza confini, senza tempo, che solo una madre può dare.
  • Enrico Pollero         Tecnica:  olio su tela Anno: 2019 Dimensione : 70cm x 100cm Descrizione: In un giorno di neve, il tram arriva silenzioso a piazza Castello in una atmosfera piena di poesia.
  • Ambra Scali

    Tecnica: Rigatino pittura ad olio, china e carboncino su cartoncino Anno: 2023 Dimensione : 100 x 70 cm Descrizione: L’opera “Sogno un’Utopia Naturale”, ci trasporta in un universo parallelo, dove la natura si manifesta in una tavolozza di colori surreali e audaci. I toni di viola, arancio e altre sfumature vivaci creano un paesaggio che sfida le convenzioni della realtà, invitando lo spettatore a esplorare un mondo di pura immaginazione. I fiori, in un’esplosione di colori impossibili, danzano al ritmo di una brezza invisibile, creando un’armonia visiva che risuona con l’idea di un ecosistema ideale. Ogni pianta sembra emanare una luce propria, come se la natura stessa fosse in grado di brillare di una luce interiore. L’artista ci invita a riflettere su cosa significhi veramente “utopia”. In un’epoca in cui la natura sembra essere spesso minacciata dall’intervento umano, questo dipinto diventa un manifesto di speranza e di rinascita. La scelta di colori così audaci non è casuale; sono un richiamo all’ottimismo, alla possibilità di una connessione profonda e autentica con il mondo naturale. “Sogno un’Utopia Naturale” non è solo un’opera d’arte, ma un invito a sognare e a credere in un futuro in cui l’armonia tra uomo e natura non è solo desiderata, ma realizzabile. Attraverso questa visione, l’artista ci ricorda che la bellezza può essere trovata anche nei luoghi più inaspettati e che ogni sogno, per quanto audace, può contribuire a plasmare la nostra realtà
  • Ladybug

    498,00 
    Alessandra Dell'Atti     Tecnica: Colori acrili e a olio Anno: 2024 Dimensione : 100cm x100cm Descrizione: Il quadro prende il titolo dalla piccola coccinella sulla foglia che ha più peso della scarpa ( beni materiali)
  • ESCAPE

    1.780,00 
    Venere Rizzo     Tecnica: ACRILICO E OLIO Anno: 2021 Dimensione :  65X95 cm Descrizione: OMAGGIO A FURIA, LA BALENA, TRANSITATA NELLO STRETTO CON UNO STRASCICO DI RETI SULLA CODA      
  • Romina Di forti

        Tecnica: Olio su tela Anno: 2024 Dimensione :  60cm x 80 cm Descrizione: Dipinto a olio realizzato mediante il riuso di scarti di tela e carta da parati rattoppati tra loro. È parte di una limitata serie di dipinti volti a dar voce a chi non ha più voce: storie di donne di ieri, oggi e domani. Rappresenta la libertà di scelta in un contesto storico-sociale di privazione dell'autodeterminazione femminile.
  • Metropolis

    356,00 

    Angelo Scardino

        Tecnica: PLA Anno: 2024 Dimensione : 70 cm x 40 cm x 15 cm Descrizione: La scultura composta da silhouette di figure umane all'interno di quadrati, con il tema della città e della solitudine, rappresenta un'opera d'arte che riesce a catturare con grande efficacia l'essenza dei tempi moderni. La città, spesso vista come un luogo di connessione e interazione, viene qui reinterpretata come uno spazio di isolamento e alienazione. Le silhouette umane, racchiuse nei quadrati, suggeriscono l'idea di individui intrappolati in gabbie invisibili, separati l'uno dall'altro. Questi quadrati possono essere visti come metafore delle abitazioni urbane, degli uffici, o anche delle celle tecnologiche che ci imprigionano, come gli schermi dei nostri dispositivi. Ogni figura è sola, nonostante la vicinanza fisica agli altri, evidenziando un paradosso della vita moderna: l'isolamento nella folla. Forme semplici ma potenti vengono utilizzate per esprimere un sentimento complesso e profondamente umano. L'assenza di dettagli nelle silhouette permette agli spettatori di proiettare se stessi e le proprie esperienze personali nelle figure, rendendo l'opera universale e accessibile. La scelta di utilizzare quadrati rigidi contrasta con la fluidità delle forme umane, sottolineando la tensione tra la struttura della città e la natura innatamente sociale dell'uomo. Inoltre, la disposizione delle figure all'interno dei quadrati può suggerire un senso di ordine precostituito e di routine, tipico della vita urbana. Tuttavia, questo ordine apparente non riesce a nascondere il vuoto esistenziale che permea l'opera. La solitudine delle figure è palpabile e invita lo spettatore a riflettere sul proprio rapporto con la città e con gli altri. In conclusione, questa scultura non è solo una rappresentazione della solitudine urbana, ma anche una critica sottile e profonda della condizione umana nel contesto delle moderne metropoli. È un'opera che invita alla riflessione, offrendo uno spunto per considerare come la struttura delle nostre vite quotidiane.
  •  Luca Ravera   Tecnica:  Scattato con obiettivo vintage anni '70 Stampato con inchiostri a pigmenti (o stampe Giclée) su carta Fine-Art ILFORD Gallery baryta 310 gr. Montato su DiBond 75×50 Anno: 2020 Dimensione : 75cm H x 50cm L x 2cm P Descrizione: "I Segni dell'Uomo – Geometrie #09 – Parco Dora" cattura la trasformazione urbana di Torino attraverso un potente studio geometrico in bianco e nero. L'immagine inquadra un dettaglio dell'ex stabilimento Vitali, ora parte integrante del Parco Dora. La composizione verticale enfatizza la maestosità della struttura industriale, con le sue caratteristiche alette disposte in una sequenza ritmica che crea un gioco di luci e ombre. Il contrasto è ulteriormente accentuato dalla presenza organica di vegetazione rampicante che si arrampica sulla struttura, simboleggiando il dialogo tra passato industriale e rinascita naturale. Quest'opera fotografica si inserisce perfettamente nel tema della rigenerazione urbana, documentando come Torino abbia trasformato 456.000 metri quadri di ex area industriale in uno spazio pubblico vibrante. La scelta del bianco e nero esalta la texture architettonica e crea un ponte visivo tra il passato produttivo e il presente ricreativo dell'area, dove le vestigia industriali sono state integrate nel nuovo tessuto urbano.
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