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Annalisa Apicella Tecnica: Dischi di argilla rossa, smalto metallico e smalto materico autoprodotto (vetro, sabbia) Anno: 2024 Dimensione: Sette dischi in ceramica con diametro di 35 e 40 cm Descrizione: La Luna si muove in moto sincrono alla Terra ed è per questo che ci è possibile osservare sempre la stessa faccia del Satellite. L’opera The Other Side è composta da 7 dischi ceramici che sintetizzano graficamente le varie fasi della Luna, da quella crescente a quella Piena. Il lato protagonista però è quello Dark, come avrebbero detto i Pink Floyd, ovvero quello oscuro e sconosciuto. Lo smalto metallico e materico crea una superficie quasi vulcanica, riflettente ed evocativa di un paesaggio profondamente sconosciuto che ci ricorda come per tutto sia possibile una doppia lettura, di perderci in visioni nuove e inesplorate.
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Annalisa Apicella Tecnica: Handbuilded gres refrattario,39% di chamotte, engobbio con fondente , steccatura con Agata e cottura ad alta temperatura. Anno: 2024 Dimensione: Dimensioni varie: 26,23,20,15,11 cm x Ø10, Ø12 cm Descrizione: Già dal neolitico anche gli oggetti della vita quotidiana diventano forme d’arte, abbellite da incisioni e geometrie policrome. Accanto a queste produzioni, ebbe un grande valore anche quella di statuine fittili votive, rappresentanti divinità o personalità rilevanti (si pesi alle statuine cretesi- minoiche, etrusche o della tradizione greco-romana). Ripensando a questi esempi ed altri ancora, come alle produzioni precolombiane, alle tipiche bambole daruma giapponesi oppure alle statuette mitologiche indiane in terracotta, l’insieme di sculture Bhumi Bali (che letteralmente in sanscrito significa Forza della Terra), vuole sintetizzare tutti questi esempi e tecniche antiche rielaborandoli in un’estetica moderna, creando delle icone contemporanee e giocose
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Annalisa Apicella Tecnica:Oggetti trovati|Plastica Anno: 2023 Dimensione: 26x26 Descrizione: Viviamo in una società in cui il digitale è sempre più consolidato nella nostra realtà, in cui navighiamo con confidenza in una dimensione wireless. Il virtuale diventa così una dematerializzazione della realtà, dove le cose perdono la loro materialità, le non-cose risultanti vengono vissute come simulacri di cose, corpi senza corpo o fantasmi di corpi. Il trittico mette a nudo questa carne digitale fatta di pvc e rame: 8 poli policromi che compongono un cavo telefonico, primo attore di questo sviluppo tecnologico, che attraverso un processo di esteticizzazione, ammette nel reale ciò che non è rendendolo visibile. Ciò che è reale diventa invisibile, così come l’inquinamento che da esso deriva, spesso sottovalutato. Ogni giorno milioni di server fisici di tutto il mondo lavorano incessantemente 24/24|7/7 per trasmettere i nostri dati in giro per l’etere e una silente invasione di aggrovigliarsi di cavi, fili, componenti e rifiuti elettronici definiscono nuovi paesaggi antropico-digitali.