Artàporter
  • Laura Skehan Tecnica: Photo Anno: 2021 Dimensione: 90 x 60 cm Descrizione: What We’ve Seen was taken during my first visit to Reynisfjara Beach in Iceland while on residency SIM Residency in 2021. I look to the stories of the land and how they are translated to us, a dynamic language that is performed through movement, making, watching, listening. The beach is a famous volcanic black sand beach with ferociously strong waves… tourists have been known to tread too closely to the water and be pulled in by the combination of the heavy coarse sand and the power of the ocean. The landscape is phenomenal, and the dramatic power of the Atlantic Ocean allows the beach sheltered by the basalt formations to become a natural amphitheatre. My focus was of course on the rock face… Towering, undulating basalt columns, similar to the Giant Causeway, familiar to us at home. I thought about the stories this one had seen. The tragedies the rock face had witnessed in both human and more than human… the changing landscape, the influx of transient people to the south Icelandic coast. The damage that might do.. the reminder that the waves and the earth must be respected. I spent quite a bit of time in the freezing cold, watching and listening to how other people interacted with the landscape and dramatic exchanges between the human, the ocean and the rock face. While the work is about the exquisite detail and history of the geological phenomenon, I also like to think of it as a portrait of the rock as it watches the drama unfold in front of it, or behind the camera.  
  • A Breath

    392,00 
    Laura Skehan Tecnica: Photo Anno: 2021 Dimensione: 90 x 60 cm Descrizione: A breath (2021) was taken near Seltún, in southwest Iceland, a golden moment of silence at a hot spring along the Seljalandsá River. Hot springs and rivers contain large amounts of dissolved minerals. Ancient versions of these springs and the minerals within them performed a key chemical reaction for early life on Earth. The historic and the ephemeral merged in that moment as I watched the steam rise in the golden light. I contemplated those ancient springs, what it must have been like the very moment before life emerged. Just then, a bus full of visitors arrived to explore the Seltún area.  
  • A Mumbled Moment

    427,00 
    Laura Skehan Tecnica: Photo Anno: 2024 Dimensione: 90 x 60 cm Descrizione: In 2024, I spent time working in the community garden at Moabit Stadtgarten city park while I was an artist in residence at ZK/U, Centre for Art and Urbanistics in Berlin. I observed the changes of light, the flowering of the plants and the fruit that followed , the insects and the creatures that explored this urban meadow, the wanted plants and the weeds, all eventually to decay when the winter would came. This cycle became symbolic and an opportunity to be reflective. The garden asking nothing of me, but to witness and to loose myself in thought. An opportunity to remember. I wrote constantly that summer. What presented in my scribbled notes were resolutions around missed opportunities, unfollowed dreams, first kisses, a longing for something (not quite sure what though), a fear of self-acceptance, resistance through joy and sharing, a recognition of the time passing, moments of boredom and of bliss. The stories and histories that were embedded with each plant, a shared mumbled moment in time. The hope of spring, the fruitful summer, the abundance of the harvest and a reflective period in Autumn to prepare for the long winter nights, hibernating, protecting... only to begin again. This work featured in the final exhibition INTERZONE at ZK/U, an exhibition exploring the parallels within culture and the diversity of the queer community and biodiversity of urban green space, particularly the contested spaces of community gardens as places of growth, memory and resistance.
  • Achiosa

    2.670,00 
    Tecnica: Acrilico, Carta, Matita, Argilla
    Anno: 2024
    Descrizione: Dedscrive l’amore di lei per lui(sono due lettere d’amore scritte nei primi del 900 da un poeta sardo) adiosa per l’appunto , la risposta di lei e’ quasi sconosciuta al popolo sardo , mentre l’altro testo è famoso a tal punto da essere stato musicato intorno al 1942 . Achiosa. (Il coraggio di risposta attesa, amore contro le regole di un potere completamente maschile).  
  • Afrodite

    623,00 
    La Chigi   Tecnica: Mixed media Anno: 2024 Dimensione: 20x20x8cm Descrizione: AFRODITE Sotto il tulle e le spine mi vedi, svelata. Porta dell'universo e offerta d'amore, Rosa rossa dammi piacere, per piacere. Stilla divina nuova rugiada.
  • Anima nuda

    1.084,00 
    Massimo Di Stefano Tecnica: Tecnica mista su pannello di polistirene Anno: 2014 Dimensione senza cornice: 60 x 120 cm Dimensione con cornice: 64cm x 129 cm Descrizione: E' la mia rappresentazione della arresa di una persona e quindi anche della sua anima, di fronte allo sfacelo del genere umano.
  • Sold Out
    Vana Tecnica: Spray Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 50 x 70 cm Descrizione: Isca sullo Ionio è un borgo della Calabria, nel quale si erge una chiesa con una particolare cupola conica ben visibile anche dal mare. La cupola al suo interno è tinta di blu, rappresentante il cielo, e sorregge la Croce di Cristo. Alla base un altare bianco. La religiosità intrinseca è ancora viva nei Paesi Calabresi e rimane forte e predominane. L'opera vuole riportare il fruitore in epoche remote e ancora magiche.
  • Autoritratto

    267,00 
    Olga Korenyako Tecnica: Carta, Carboncino, Grafite Anno: 2025 Dimensione: / Descrizione: Questo autoritratto rappresenta la variabilità della percezione di sé e i cambiamenti interiori. Esprime l’idea che il volto diventi uno specchio delle emozioni e dei pensieri, catturandoli in ogni tratto.
  • Breath

    1.044,00 
    Katia Rossi Tecnica: Collage analogico Anno: 2019 Dimensione senza cornice: diametro 80 cm Descrizione: Breath. "Respiro e sento il ritmo delle mie emozioni". Il mio respiro mi accompagna in ogni istante, scandisce le mie emozioni. Imparo ad ascoltarlo. A volte è veloce esegue il mio cuore altre è quasi impercettibile, ma vitale. Imparo a regolarne il ritmo ed entro in connessione con me stessa con la mia anima.
  • Caducity

    483,00 
    Ivana Olimpia Belloni Tecnica: Penna a sfera e acquerello Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 20 × 30 cm Dimensione con cornice: 32 × 42 cm Descrizione: Il tema “Caducity“appartiene al mio periodo più recente, dagli anni 2020, una riflessione sul passato della nostra vita a cui siamo legati da affetti profondi . Radici che si intrecciano e si aggrovigliano, custodi del nostro passato e fondamenta a cui noi vogliamo aggrapparci per l’evolversi del nostro futuro
  • Caducity n2

    483,00 
    Ivana Olimpia Belloni Tecnica: Penna a sfera e acquerello Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 20 × 30 cm Dimensione con cornice: 32 × 42 cm Descrizione: Il tema “Caducity“appartiene al mio periodo più recente, dagli anni 2020, una riflessione sul passato della nostra vita a cui siamo legati da affetti profondi . Radici che si intrecciano e si aggrovigliano, custodi del nostro passato e fondamenta a cui noi vogliamo aggrapparci per l’evolversi del nostro futuro
  • Cibele

    623,00 
    La Chigi   Tecnica: Mixed media Anno: 2024 Dimensione: 20x20x8cm Descrizione:  Cibele è corpo vivo, terra umida, di linfa e di fiori selvatici. Sovrana di un desiderio vitale, selvaggio e resiliente come il tarassaco, Cibele reclama il diritto femminile di amare e godere, di "germogliare" ovunque senza paura.
  • La Chigi     Tecnica : tecnica mista (arte tessile e stampa) Dimensione: 30 Ø x 7 cm Anno: 2024
    Descrizione: Come se la nostra musica non dovesse mai finire, tu tieni il nostro bacio. Non lasciarti distrarre dal rumore di fondo, è l'amore che ci salva dalle ferite del mondo. Non lasciare che il miele diventi fiele. Tieni il bacio! Per favore… Un carillon che cade e si rialza, un canto doloroso e resistente per scongiurare la fine di un amore. (alluminio, puntine da disegno, vassoio portacarte, plastica, meccanismo carillon) Installazione su basamento
  • Crisalide Estasi

    455,00 
    Simone Cariota Tecnica: Tecnica Mista, termoformatura e fascette Anno: 2023 Dimensione: 36cm/25cm/15cm Descrizione: Termoformatura su positivo in gesso con fascette per unire il tutto
  • Simone Cariota Tecnica: Tecnica Mista, termoformatura e fascette Anno: 2021 Dimensione: 27cm/62cm/20cm Descrizione: Termoformatura su positivo in gesso con fascette per unire il tutto.
  • DARTH LOVE

    819,00 
    Wonderfabrique   Tecnica: DISEGNO A MATITA DIPINTO IN DIGITALE Anno: 2024 Dimensione: 70 X 50 Dimensione con cornice: 72 X 52 Descrizione: LOVE WARS è una serie di ritratti che vorrebbe istigare, provocare e far riflettere sui tempi in cui viviamo. Mentre all'interno del mondo occidentale la cultura ha avviato un processo di rivoluzione delle abitudini e dei modi di pensare e di vedere noi stessi e gli altri, fuori la guerra è ormai sempre più frequenti e giungono fino ai confini, spesso provocate peraltro ipocritamente dallo stesso Occidente, andando contro il processo di rivoluzione interna.
  • Door

    13.660,00 
    Maurizio Mafucci Tecnica: Assemblage Anno: 2020 Dimensione cornice: 180x70cm Descrizione: Assemblage di materiali diversi quali, lastra di ottone, pannello televisivo lcd, legno.
  • Marta Campoli   Tecnica: Calcografia e serigrafia Anno: 2022 Dimensione: 60cm x 60cm Dimensione con cornice: 68,5cm x 68,5cm Descrizione: Vaste porzioni di spazio unite a tracce, linee e punti che vibrano, ronzano e si espandono cercando di imitare fotografie aeree, circuiti digitali o partiture di musica sperimentale. Il titolo suggerisce sia la musica sia un campo, un luogo di attività e visioniche si rifà all’idea filosofica di Chôra platonica. Quest'opera fa parte di una serie intitolata "Choral Fields". “Chōra riceve ogni cosa, senza prendere mai la forma degli oggetti che ne diventano parte. É fatta per essere un modello per tutte le cose, che muove e prende la forma di ciò che riceve; ed è per questo che sembra ogni volta diversa” (Timeo 50c) Platone descrive nella cosmogonia del Timeo due “specie”: l’intellegibile e il sensibile, ovvero le idee e la materia. La Chora nasce come elemento di unione e di separazione tra le due specie, è «ricettacolo invisibile e senza forma […] dell’intero divenire» (Timeo 49a, 52b). Chōra è il luogo, lo spazio per la creazione, che non trattiene nulla ma è attraversato da tutto. Per tentare di definire questo spazio in maniera più precisa Platone lo paragona a una “matrice” (Timeo 50c; cfr.“t. 191c, 194d), cioè un particolare supporto che ritiene le tracce senza però lasciarsi determinare dalla loro consistenza sensibile. Chora è il luogo delle trasformazioni ma richiede comunque una mano, quella del Demiurgo, che ne direzioni le trasformazioni. “In un primo tempo tutti questi elementi erano disposti senza ragione e senza misura: e quando il dio cominciò ad ordinare l’universo, in principio il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria, che pure avevano tracce delle proprie forme, si trovavano in quella condizione in cui è naturale che ogni cosa si trovi quando il dio è assente.” (Timeo 53b). Regole che, nel caso platonico, erano prima di tutto matematiche e geometriche, cioè regole capaci di ordinare in modo perfetto la materia.
  • Equilibrismi

    1.424,00 
    Irene Bedino Tecnica: Acrilico Anno: 2025 Descrizione: Cadere, soccombere, stare o rimanere? Equilibrismi è un trittico, una riflessione visiva sui diversi approcci ai conflitti e al tentativo di mantenersi in equilibro tra loro.
     
  • Ferita di luce

    1.246,00 
    Priscilla Salmi Tecnica: led saldati a mano, tavola legno, rotelle, catene Anno: 2024 Dimensione : 35 x 35 cm Descrizione: “Ferita di luce” è un’opera che esplora l’ambiguità della luce e del suo impatto emotivo. Si presenta come un quadrato di legno bianco, al cui interno si apre una striscia luminosa che richiama l’immagine di una ferita. Questo “taglio di luce” emerge come una cicatrice visibile, inserita in una cornice quadrata che, quando sospesa al muro, rimane vuota – un quadrato concettuale che lascia spazio all’assenza e al pensiero. L’opera è pensata per una continua trasformazione: grazie alle rotelle, il quadrato con la ferita di luce può essere spostato e disposto sia verticalmente, appeso come quadro, sia orizzontalmente, riposto su un piano. L’orientamento della ferita di luce, che può essere ruotata in verticale o orizzontale, permette di rinnovare il significato visivo, adattandosi a diversi spazi e prospettive. Una catena, simbolo di contenimento e legame, accompagna il movimento dell’opera come un guinzaglio, consentendo al quadrato di rimanere vicino alla cornice a terra, quasi come un legame inevitabile che lascia libertà ma trattiene. La catena, sospesa e libera di assumere diverse configurazioni, aggiunge giochi visivi e nuove prospettive, arricchendo l’esperienza dello spettatore. Attraverso questa struttura versatile, “Ferita di luce” indaga il dialogo tra contenimento e libertà, presenza e assenza, mentre invita ciascuno a interpretare il proprio rapporto con il vuoto, la luce e la propria ferita interiore.  
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